Cambiamenti climatici, summit a Glasgow
Il tema dei cambiamenti climatici ormai appartiene dell’agenda dei decisori politici e dei mass media internazionali: gli eventi naturali che si stanno succedendo in maniera incalzante in ogni parte del mondo non passano inosservati.
Da domenica Glasgow ospiterà la 26° Conferenza delle Parti (COP26) della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc), organizzata in collaborazione proprio con l’Italia dove, negli ultimi mesi, si sono svolti alcuni degli appuntamenti più importanti di preparazione al vertice, nato dopo la sottoscrizione della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici nell’ormai lontano 1992.
Quattro gli obiettivi della COP26 britannica: azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a +1,5°C (attraverso il rispetto degli impegni sulla riduzione delle emissioni già assegnati ai diversi paesi in base all’Accordo di Parigi del 2015), adattarsi per la salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali, mobilitare i finanziamenti e collaborare.
Proprio in quest’ultima ottica anche Arpal, nel suo piccolo, attraverso il Centro Meteo, offre da tempo il proprio contributo allo studio dei fenomeni in atto grazie alla raccolta di indicatori che costituiscono una banca dati fondamentale per valutare l'impatto di quanto sta accadendo sotto il profilo climatico e disegnare gli scenari futuri.
Proprio pochi mesi fa i nostri Veronica Bonati e Andrea Cavallo, insieme ad altri tecnici e scienziati di Ispra e del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, hanno illustrato, durante la presentazione del “Primo rapporto Snpa sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici”, i quattro specifici per la Regione Liguria, due relativi al mare e due ai torrenti.
E pochi giorni fa, grazie anche ai dati su scala regionale raccolti da Arpal, è stato presentato a Savona, lo studio elaborato da Fondazione Cima, insieme a Università di Genova e Regione Liguria, sui possibili impatti dei cambiamenti climatici nella nostra regione.
Un lavoro molto importante ispiratore della delibera, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale, che delinea gli ambiti prioritari di azione integrata e adattamento ai cambiamenti climatici sul territorio ligure.