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Collisione in Corsica, le nuove simulazioni

Venerdì, 12 Ottobre 2018

"Nella serata di ieri, intorno alle 21.20, i due mercantili coinvolti nella collisione di domenica scorsa a Nord della Corsica, si sono separati autonomamente probabilmente a causa del moto ondoso". Lo rende noto l'Italian Maritime Rescue Coordination Centre della Guardia costiera in Roma, che nell'ultimo comunicato precisa:

"A seguito di questo accadimento, intorno alla M/N Virginia sono state stese panne assorbenti. Impegnato nell’area per le operazioni di contenimento anche un rimorchiatore Castalia.

Sono in corso valutazioni in merito al trasferimento delle due unità verso porti non italiani.

Questa mattina i mezzi aerei della Guardia Costiera in attività di monitoraggio, hanno riportato uno spostamento di alcune macchie, originariamente avvistate a 14 miglia dalle coste savonesi, verso sud-ovest, con relativo allontanamento dalla costa italiana.

La Guardia Costiera di Savona sulla scorta di queste informazioni, ha emanato, sempre nella serata di ieri, diffida nei confronti delle due unità oggetto della collisione.

Su richiesta della Guardia Costiera italiana e direttiva del Ministro dell'Ambiente sono stati attivati tre mezzi Castalia, concessionaria del servizio di antinquinamento nazionale, che dirigono verso l’area ligure interessata per porre in essere le necessarie operazioni di contenimento dell’inquinamento. Presente sul posto anche una unità navale della Guardia Costiera di Savona.

Mezzi aerei e Nave Peluso della Guardia Costiera italiana continueranno nell’attività di monitoraggio".

La nostra Agenzia ha continuato a effettuare simulazioni sulle possibili traiettorie degli inquinanti, ottenendo ottimi riscontri dal confronto con le immagini satellitari.

L'ultima elaborazione prodotta mostra come la chiazza più prossima alle coste liguri sia in viaggio verso ovest: questa la previsione della sua posizione alle 7 di sabato 13 ottobre. 

In parallelo, è stato effettuato un riesame delle simulazioni lanciate in successione dal 8 al 10 ottobre, correggendo le posizione e l'ora esatta delle macchie di idrocarburi, sia fotografate dal satellite Sentinel-1, sia rilvevate dagli avvistamenti aerei dei mezzi della Guardia Costiera. 

La performance del modello del Mar Ligure sono risultate assolutamente notevoli.

Nelle immagini seguenti viene riportata la posizione simulata delle particelle sovrapposta a punti georeferenziati dalle osservazioni:

1) nuvola delle particelle dopo oltre 24 ore di rilascio dal punto fisso, il luogo della collisione tra Ulysse e Virginia, rispetto alla posizione della macchia rilevata da satellite (punti bianchi), il mattino del 08 ottobre

2) scia delle particelle dopo quasi 60 ore dall'incidente ottenuta inserendo oil-slick alle coordinate dell'immagine satellitare precedente, rispetto al secondo passaggio del satellite (punti bianchi), la sera del 09 ottobre.

 

3) Risultato della simulazione lanciata la sera del 10 ottobre, sulla base della segnalazione della Guardia Costiera del mattino, che mostra il percorso effettuato in 36 ore da alcune particelle fino alla riviera di Ponente (in verde la traiettoria, in rosso la posizione alle 2 del mattino del 12/10), confermato dagli avvistamenti della Guardia Costiera nella mattinata del 12/10, che segnalano piccole macchie di un centinaio di metri di diametro al largo dell'Imperiese (circa 15 NM).

4) zoom sul Ponente ligure dei risultati della simulazione precedente aggiornata a + 12 ore, posizione possibile delle macchie alle 8 del mattino

Immagini Sentinel:

www.esa.int/spaceinimages/Images/2018/10/Oil_spill_spread

 

 

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