NEWS - Arpal e il bacino del Roia
Genova, 27 settembre 2013
La convenzione internazionale che verrà firmata lunedì a Ventimiglia è il coronamento di un’attività progettuale europea che, solo nell’ultimo triennio, ha visto Arpal progettare e implementare la rete di monitoraggio del bacino del fiume Roia con un impegno di circa 200.000 euro.
L’obiettivo finale di questo accordo, che ha portato a sedere attorno ad un unico tavolo oltre venti fra istituzioni e autorità, enti pubblici e privati del settore, sia italiani sia francesi, è la creazione di una rete capace di garantire la protezione attiva della falda, un sistema di sicurezza per la banca dell’acqua utilizzata da 350.000 abitanti, distribuiti in provincia di Imperia e nei territori dei comuni di Nizza e Mentone.
«La nostra rete – spiega Roberto Giovanetti, direttore generale Arpal – monitora con 5 punti di misura le acque superficiali e 17 le acque sotterranee i 60 kmq italiani dell’acquifero della bassa valle del Roia. I dati che abbiamo fornito sono stati la base di partenza per lo studio del bacino, utilizzati sia nello sviluppo del modello di dispersione degli inquinanti in falda, sia per le altre azioni che si intende perseguire con la convenzione: garantire il controllo costante della qualità e quantità delle acque di falda, perfezionare i sistemi di allerta in caso di inondazioni o eventi meteo-idrologici eccezionali».
I tecnici Arpal hanno individuato tre zone da sottoporre a monitoraggio (i campi pozzi Porra, campi pozzi Amaie e foce/Peidaigo), installato e configurato, anche attraverso le analisi nel proprio laboratorio di Imperia, la strumentazione necessaria (le sonde freatimetriche, che misurano il livello di falda; le sonde multiparametriche e le centraline di monitoraggio, che misurano anche altri parametri quali conducibilità, temperatura, pH e potenziale Redox; i radar idrometrici per le portate in superficie), implementato il sistema di teletrasmissione, verificato e validato i dati, programmato la manutenzione della rete.
«Abbiamo messo a punto l’esperienza acquisita durante le attività che istituzionalmente svolgiamo sui principali bacini liguri – conclude l’avvocato Giovanetti – ottimizzando le nostre procedure operative, coniugandole con le richieste specifiche per la gestione del bacino del Roia. Forniamo un servizio da cui potranno scaturire importanti decisioni per la corretta gestione di una risorsa vitale come l’acqua».
Genova, 27/09/2013