NEWS - Incontro Procura e Arpal su Scarpino
03 febbraio 2014 - Questa mattina il Procuratore Capo Michele Di Lecce e il Direttore Generale Arpal Roberto Giovanetti si sono incontrati in merito a Scarpino.
Fra gli argomenti della riunione, è stato fatto il punto della situazione su come comunicare senza interferire con le indagini in corso, confermando alcune modalità fin qui adottate.
Arpal infatti sta integrando il solito lavoro operativo con l’indagine portata vanti dagli ispettori del territorio del Dipartimento di Genova, in particolare con quelli specializzati in acque, suolo e rifiuti, impegnati quotidianamente a Scarpino dall’11 gennaio. Fra le varie azioni svolte per conto della Procura, proseguiranno anche due campionamenti settimanali, indicativamente al lunedì e al mercoledì.
I campioni così prelevati verranno analizzati dai tecnici del laboratorio di Agenzia e, settimanalmente, saranno anticipati ad Asl e Comune di Genova, oltre che alla Procura stessa, i risultati di Cod (Domanda chimica di ossigeno) e Azoto ammoniacale, i parametri di riferimento per verificare l’andamento dello sversamento.
Tutti gli altri valori saranno trasmessi ad analisi completate.
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30 gennaio 2014 - Come anticipato ieri, Arpal conferma di aver inviato in Procura gli esiti completi delle ultime analisi disponibili, che integrano con vari parametri (metalli pesanti, etc.) quanto precedentemente trasmesso, e di aver anticipato valori di possibile interesse sanitario dei campioni prelevati il 23 e 24 gennaio.
Ai risultati sono stati allegati i riferimenti normativi delle diverse concentrazioni misurate: non esiste un unico valore di legge specifico per le acque superficiali, ma i numeri e le sostanze ricercate variano a seconda dell'uso di destinazione.
Sono stati evidenziati i limiti che normano i diversi utilizzi: si va dalla normativa di riferimento per l’autorizzazione agli scarichi a quella per la qualità delle acque, la cosiddetta “vita pesci”.
Gli stessi risultati sono stati tempestivamente inviati ad Asl e Comune di Genova per le rispettive competenze; come noto, infatti, Arpal sul tema ha competenze esclusivamente ambientali.
Arpal informa che, a seguito di valutazioni finalizzate all’attività del Pubblico Ministero, la frequenza dei campionamenti è stata ridotta a due prelievi a settimana. Tuttavia l’Agenzia si è resa disponibile, nei confronti degli organi competenti, per eventuali ulteriori monitoraggi, le cui modalità dovranno essere allo scopo concordate.
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24 gennaio 2014 – A seguito di quanto riportato da alcuni organi di stampa locali, in merito alla vicenda di Scarpino, Arpal precisa che..
I risultati delle analisi sui campionamenti effettuati da ispettori dell’Agenzia (su acque superficiali, piezometri e percolato) rientrano nell’attività di indagine per conto della Procura di Genova, che ha disposto l’accesso ai dati subordinato al consenso degli inquirenti. Asl e Comune di Genova hanno ricevuto gli esiti delle analisi a seguito di motivata richiesta e nulla osta della Procura.
Arpal non ha imposto prescrizioni, nè misure atte allo svuotamento delle vasche di raccolta del percolato. Sul tema, ora o in passato, non ha affidato analisi a Icram.
Il compito dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure, in questo momento di emergenza, è osservare la situazione e cercare di scoprire le cause che hanno portato all’attuale stato di non regolarità della discarica.
Dietro questa vicenda l’Agenzia è - dall’11 gennaio - quotidianamente impegnata sul territorio di Scarpino con il personale del Dipartimento di Genova disponibile, e nel laboratorio multisito per analizzare le prove e i campioni prelevati.
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15/01/2014 - In occasione della recente fuoriuscita di liquidi nel torrente Cassinelle, personale Arpal con la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria è intervenuto in pronta disponibilità sabato 11 gennaio.
A seguito delle evidenze di quel sopralluogo, e per tutta la settimana, altri ispettori del Dipartimento di Genova dell’Agenzia si sono recati presso la discarica di Scarpino per acquisire materiali (documentazioni, analisi di Amiu, frazioni di campioni da controanalizzare) e campionare liquami in diversi punti: acque superficiali (sia nel Bianchetta, per ottenere un valore di fondo, sia nel Cassinelle), percolati all’uscita delle vasche, piezometri per valutare eventuali interazioni con la falda sotterranea.
A seconda della diversa origine, le analisi che si stanno svolgendo nel laboratorio multisito dell’Agenzia (con campioni analizzati non solo a Genova) richiedono tempi tecnici più o meno lunghi, generalmente non superiori a una decina di giorni. Analogo discorso vale per le sostanze ricercate, che possono variare da ammoniaca a idrocarburi, da metalli pesanti a nitriti e nitrati, etc.
Come sempre in queste situazioni, Arpal riporta alla Procura della Repubblica di Genova i dettagli di tutta l’attività.
Arpal, fra le numerose attività istituzionali, svolge su tutto il territorio regionale controlli programmati presso gli impianti a maggior impatto ambientale, come previsto dalle diverse Autorizzazioni Integrate Ambientali. Fra gli impianti soggetti a “controlli IPPC”, dal nome della direttiva europea che ne individua le caratteristiche, rientra anche la discarica AMIU di Scarpino. In occasione di evidenti criticità, tali controlli vengono intensificati in numero e frequenza.