NEWS - Meteo a febbraio e considerazioni sul clima
Febbraio 2014 è stato l'ultimo mese di un inverno mancato, che entra nei record per le temperature eccezionalmente miti e le intense precipitazioni: in sostanza abbiamo avuto sei mesi d'autunno.
Febbraio ha presentato un’incredibile continuità con dicembre e gennaio, con il permanere di un’estesa zona depressionaria sull’Europa Nord-occidentale. La presenza di un robusto anticiclone sulla Russia europea ha frenato il naturale evolvere delle perturbazioni verso Est, esaltando la circolazione depressionaria posizionata a ridosso delle coste occidentali Europee. In queste condizioni i sistemi frontali provenienti dal Nord Atlantico sono obbligati a scaricare quasi tutta l'umidità sull'Europa occidentale e sull'Italia centro settentrionale dando luogo ad intense precipitazioni e un tempo assai mite.
Ciò ha comportato la netta dominanza di correnti zonali sul vecchio continente e un richiamo di aria artica sul Nord America (USA orientale e Nord Atlantico) a causa di una vistosa anomalia negativa di pressione legata allo spostamento verso Sud del vortice polare.
Il Mediterraneo e le Alpi sono state interessati da frequenti richiami subtropicali provenienti dal Nord Africa che si sono arricchiti di umidità nel loro percorso, con conseguenti intense precipitazioni sulle Alpi e Appennini che in alcuni casi sono state associate a piogge colorate (attorno 19-20 mese). Le eccezionali nevicate sono restate confinate sopra i 700 /1000 m a causa dello zero termico elevato rispetto al periodo invernale: queste hanno interessato un po’ tutto l’arco alpino (e in particolare le Alpi Nord-orientale) con intensi accumuli che non hanno avuto tempo di assestarsi, aumentando il rischio di valanghe.
Nel capoluogo ligure sono state registrate ben 17 giornate precipitative (dati riferiti a Genova) legate all’incessante susseguirsi di più di 15 perturbazioni sulla Penisola (quindi circa 4 fronti a settimana). Si evidenzia in questo contesto, l’attivazione di alcuni sistemi tipicamente mediterranei, provenienti dal Nord Africa verso inizio e metà mese, legati a richiami estremamente miti sciroccali con fenomeni di piogge rosse a causa del trasporto di sabbia del deserto.
I tre mesi di dicembre, gennaio e febbraio costituiscono "l'inverno meteorologico":
L’inverno meteorologico vede Imperia al top della classifica, con un‘anomalia positiva quattro volte tanto l’atteso (797 mm contro i 206 mm), mentre seguono Savona e Genova con tre volte e per ultima La Spezia oltre le due volte l’atteso.
Nell’inverno meteorologico il mese gennaio vede i massimi di precipitazione per tutti i capoluoghi di provincia (255 mm osservati a Genova contro i 123 mm attesi e 627 osservati a La Spezia mm contro i 185 attesi) seguito da febbraio e dicembre in coda.
La provincia più ‘bagnata’ vede La Spezia con 1106 mm in totale sui tre mesi contro 494 mm attesi (secondo la climatologia 1961-2010) seguita da Genova, Imperia e Savona.
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