NEWS - Aggiornamento e approfondimenti meteo
Aggiornamento di domenica mattino: nella notte è passato sulle Alpi il sistema frontale che ha determinato un'intensa attività elettrica sulla regione senza però precipitazioni di rilievo ad eccezione della zona della Val di Vara (massimo registrato a Taglieto: 80 mm in 1 ora, cumulata in 6 ore 140 mm). Alle ore 08.30 locali la struttura temporalesca che ha determinato tali precipitazioni risulta in lento spostamento verso Est e la parte più attiva sta interessando le zone al confine con l'Emilia Romagna. Nelle prossime ore si attende quindi un progressivo esaurimento dei fenomeni con schiarite in estensione a tutta la regione.
Genova, 26 agosto 2012
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I primi temporali previsti per domenica nel Nord Italia romperanno il lungo periodo anticiclonico di caldo afoso. Si tratta di fenomeni tipici di fine estate. Non sono paragonabili alle alluvioni del 25 ottobre e 4 novembre 2011 e non giustificano il ricorso a termini come massimo allarme.
Tra sabato sera e domenica notte ARPAL prevede il passaggio di una fascia di instabilità che dalle Alpi scenderà fino alla nostra regione, determinando temporali generalmente moderati, solo localmente anche forti e comunque brevi.
È importante cogliere quest’occasione per fare qualche riflessione sul tema della previsione di fenomeni estremi per protezione civile e delle procedure di allertamento.
Gli enti preposti in Italia alla diramazione di bollettini per protezione civile e di messaggi di allerta (Regioni e Centri Funzionali regionali coordinati dal Dipartimento di Portezione Civile nazionale) seguono un iter rigoroso. Nel caso ligure si tratta della Protezione Civile della Regione Liguria, che opera sulla base delle previsioni del Centro Funzionale ARPAL.
La rilevanza e delicatezza di quanto si enuncia a proposito di rischio meteoidrologico impone il rispetto di due elementi cruciali nella previsione: attendibilità e tempistica, strettamente connessi.
L’attendibilità si basa su molti fattori: gestione di modelli ad alta risoluzione tra i migliori al mondo, esperienza e competenza dei previsori nell’interpretarli, modellazione e quantificazione degli effetti al suolo e sui corsi d’acqua.
Riguardo ai modelli, tutti i centri meteorologici operativi d’Europa usano i dati del modello a scala globale della Comunità Europea, il modello dell’ECMWF di Reading. Questo vale anche per ARPAL, che usa questi dati per gestire una catena modellistica ad altissima risoluzione sulla Liguria: si tratta dei modelli BOLAM e MOLOCH, sviluppati dall’istituto CNR-ISAC di Bologna, dove lavorano alcuni dei massimi esperti internazionali nel campo della meteorologia numerica previsionale. Questi modelli hanno un pedigree internazionale di assoluto valore, avendo partecipato con ottimi risultati a diversi esperimenti di interconfronto tra modelli condotti dalla comunità scientifica internazionale.
Ma l’attendibilità è strettamente connessa anche alla tempistica della previsione: le leggi matematiche che governano i sistemi non lineari complessi come quello atmosferico determinano purtroppo limitazioni ben note ai meteorologi sulla predicibilità dei fenomeni, ed in particolare di quelli intensi e localizzati come I forti temporali. È possibile stabilire entità e localizzazione di tali fenomeni solo poche ore prima della loro comparsa e non sempre in modo preciso.
La procedure che portano all’emanazione delle allerta ne tengono conto: come nel caso delle alluvioni del 2011, vengono emesse allerta non più di due giorni prima dell’evento, avendo avuto cura di vagliare tutte le informazioni e di circoscrivere i fenomeni alla scala cui è possibile farlo, per poi seguire sempre più nel dettaglio l’evento al suo avvicinarsi.
Sono procedure standard adottate in tutto il mondo per limitare informazioni contraddittorie e altalenanti e, per quanto possibile, i falsi allarmi. Tali situazioni generano un calo di attenzione verso questi eventi, altamente pericoloso in caso di allerta vero.
Genova, 24 agosto 2012