Progetti
Il progetto
Titolo del progetto
Progettiprogetti in corso:
Biodiv' ALP - Gebiodiv: dal 26/09/2019 al 25/09/2022
Biodiv'ALP - Biodiv'Connect: dal 26/09/2019 al 25/09/2022
Biodiv' ALP - Cobiodiv: dal 15/01/2019 al 14/01/2022
Biodiv' ALP - Gebiodiv
Programma comunitario di riferimento: Interreg V-A Francia-Italia (ALCOTRA) 2014-2020
Titolo del progetto: GEBIODIV - Gestire gli ambiti di biodiversità armonizzando i metodi di gestione degli spazi protetti alpini
Durata del progetto: 26/09/2019 - 25/09/2022
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come partner con un budget di 118.150 €, di cui 30.000 sono destinati al DISTAV dell’Università di Genova, che è Soggetto Attuatore di Arpal.
Partners: Regione Piemonte (capofila), Région Sud Provence-Alpes Côte d’AzurRegione, Région Auvergne - Rhône-Alpes, Regione Liguria, Agence régionale pour l’environnement – Agence régionale pour la Biodiversité de la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, Asters-CEN74, Parc National des Ecrins, Parco Nazionale Gran Paradiso.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Il progetto semplice "GEBIODIV" mira a favorire il mantenimento delle aree importanti per la biodiversità, individuando le migliori modalità gestionali degli spazi protetti alpini in un contesto transfrontaliero.
Il raggiungimento dell'obiettivo principale si articola nei seguenti obiettivi specifici:
- Individuazione dei principali fattori antropici di degrado ed elaborazione di metodologie comuni per la gestione degli stessi.
- Realizzazione di azioni di gestione e riqualificazione di habitat e specie degradate, per rinforzare la resilienza transalpina in rapporto ai cambiamenti globali.
- Sperimentazione delle reti di osservatori per comprendere in maniera trasversale i cambiamenti ambientali e socio economici.
GEBIODIV si inserisce nel piano integrato tematico (PITEM) del programma Alcotra, in materia di biodiversità, denominato BIODIVALP, il quale si compone di 5 sotto progetti. GEBIODIV rappresenta il terzo sotto progetto di Biodivalp (PS 3) esi sviluppa nelle seguenti azioni principali:
- Approfondimenti specifici per indagare gli effetti sulla biodiversità di determinati fattori di pressione: pastoralismo, specie invasive, turismo, infrastrutture. Saranno realizzati documenti di sintesi con l’inventario dei principali fattori di degrado della biodiversità a livello transfrontaliero (tipologie di fattori di degrado e habitat e specie interessati dagli stessi) e le diverse metodologie di gestione applicate nei territori transfrontalieri. Saranno altresì prodotte cartografie tematiche finalizzate all’individuazione delle priorità d’intervento nei siti da riqualificare.
- Implementazione delle reti di osservatori esistenti per comprendere in maniera trasversale i cambiamenti ambientali e l’evoluzione delle dinamiche di tipo socio-economico. Le metodologie di riferimento iniziali saranno quelle sperimentate sul versante francese (ORCHAMP, ALPAGES SENTINELLES, LACS SENTINELLES). Sul versante italiano non esiste una rete di osservatori strutturata ma saranno valorizzate le singole esperienze maturate da alcune aree protette nell’ambito di singoli progetti europei e sarà attivata in via sperimentale una prima rete di osservatori transfrontalieri.
- Sperimentazione di azioni di recupero e riqualificazione di habitat degradati, che si svilupperanno su due fronti
- Approfondimento metodologico e condivisione dei protocolli sull’uso di sementi locali per operazioni di rivegetazione di aree di prateria, pascoli o anche habitat umidi, rari e/o di alta quota.
- Realizzazione di interventi concreti per il recupero delle aree degradate.
Cosa fa Arpal
ARPAL sarà il partner pilota dell’azione 3.2, che prevede un focus sulla lotta alle specie aliene, dedicato in particolar modo all’individuazione delle linee guida per l’attuazione del Reg. 1143/2014 e, per la parte italiana, del DPR 230/2017. Queste azioni si collegano a quanto realizzato con il progetto ALIEM, a cui ARPAL partecipa come partner e la cui conclusione è prevista a febbraio 2020, ma anche a diverse altre attività portate avanti dall’Agenzia in materia di IAS (Invasive Alien Species). Avvalendosi della collaborazione del Soggetto attuatore (UniGE), ARPAL sarà altresì impegnata nell’individuazione delle aree maggiormente degradate/vulnerabili delle ZSC alpine e del Fiume Roja, e nella definizione delle priorità d’azione per interventi di riqualificazione. Infine, ARPAL parteciperà allo scambio di esperienze ed all’individuazione di uno/due siti da inserire nella rete di osservatori transfrontalieri, in cui avviare un monitoraggio dei dati naturalistici su specie e habitat, che andranno ad implementare l’Osservatorio della Biodiversità Ligure - LiBiOss.
Con riferimento alla realizzaizone degli interventi di riqualificazione veri e propri, ARPAL opererà in totale sinergia con tutto il paternariato ligure, esercitando, in collaborazione con UniGE, un ruolo di supervisione e coordinamento sugli interventi realizzati da Regione Liguria e dai suoi soggetti attuatori (Prov. di Imperia e Parco delle Alpi Liguri), per il recupero di aree prative sommitali nella ZSC Monte Bignone e nelle ZSC gestite dal PNR-AL, nonché per la sistemazione di uno stabulatore preesistente in prov di Savona (Bormida), allo scopo di renderlo idoneo alla ricezione e detenzione delle specie aliene invasive IAS (principalmente fauna minore e ittiofauna), nonché all’accrescimento di specie autoctone per il risanamento ambientale e il ripristino di habitat natura 2000.
Sito del progetto COBIODIV:
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CLICCA QUI per il sito del Pitem BIODIVALP e QUI per il sito BIODIVALP
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Biodiv'ALP - Biodiv'Connect
Programma comunitario di riferimento: Interreg V-A Francia-Italia (ALCOTRA) 2014-2020
Titolo del progetto: BIODIV’CONNECT - Proteggere le specie e gli ecosistemi attraverso delle connetività ecologiche transalpine dinamiche e innovative
Durata del progetto: 26/09/2019 - 25/09/2022
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come partner con un budget di 90.400,00 €.
Partners:Région Auvergne - Rhône-Alpes (capofila), Regione Piemonte, Région Sud Provence-Alpes Côte d’Azur, Regione Liguria, Regione Autonoma Valle d'Aosta, Agence régionale pour l’environnement – Agence régionale pour la Biodiversité de la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, Asters-CEN74, Parc National des Ecrins, Parco Nazionale Gran Paradiso.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Obiettivo del progetto è rafforzare e ripristinare le reti ecologiche sul territorio transfrontaliero ALCOTRA, allo scopo di definire un quadro di riferimento ad una scala biogeografica rilevante per interventi di partenariato finalizzati alla tutela ed alla valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi.
Nello specifico sono previste le seguenti azioni:
- Definizione dello stato dell'arte delle connettività ecologiche e delle modalità di integrazione delle stesse nelle politiche pubbliche e negli strumenti di pianificazione nell'area ALCOTRA.
- Sperimentazione di azioni pilota sul territorio transfrontaliero, volte a rafforzare la resilienza transalpina, attraverso uno scambio di metodologie e la condivisione di buone pratiche.
- Costruzione di una strategia transfrontaliera per la conservazione ed il ripristino delle connettività ecologiche a lungo termine, sul territorio ALCOTRA.
BIODIV’CONNECT si inserisce nel piano integrato tematico (PITEM) del programma Alcotra, in materia di biodiversità, denominato BIODIVALP, il quale si compone di 5 sotto progetti.
Il progetto semplice BIODIV’CONNECT, che rappresenta il quarto sotto progetto di Biodivalp (PS 4),si sviluppa su due fronti:
- Capitalizzazione e messa a sistema delle conoscenze e delle esperienze relative alle connettività ecologiche nell'area transfrontaliera ALCOTRA, attraverso l’organizzazione di momenti di condivisione e scambio di esperienze, che portino alla definizione dello stato dell'arte. Sono previsti workshop specialistici e momenti di confronto sul territorio, finalizzati a condividere buone pratiche e metodologie operative, con il coinvolgimento di esperti del settore, nell'ottica di arrivare ad elaborare una strategia comune alla scala delle Alpi occidentali al fine di preservare le connettività ecologiche nel territorio transfrontaliero.
- Miglioramento della conoscenza della connettività ecologica, in relazione alle questioni chiave dell'area ALCOTRA, attraverso la realizzazione di azioni pilota sul territorio italiano e francese che permettano di conservare e ripristinare le reti ecologiche. Quest’attività si realizzerà attraverso una mappatura delle connettività di interesse strategico ed una convalida delle funzionalità esistenti, mettendo in evidenza le problematiche emerse nei vari settori d’indagine (urbanizzazione, “trame noire”, aree sopra gli 800 m di altitudine). Verrà testata la duplicabilità di alcuni metodi di identificazione delle connettività ecologiche, con possibilità di estenderli ad altre Regioni. Verrà altresì testata la duplicabilità dei metodi di validazione delle funzionalità dei corridoi ecologici, attraverso l'ausilio di tecniche quali fototrappole, bioacustica, ecc. Il cuore del progetto sarà costituito dalla realizzazione di cantieri e progetti pilota per ripristinare le continuità ecologiche individuate come quelle di maggiore interesse a livello transfrontaliero.
Cosa fa Arpal
Arpal effettuerà attività di monitoraggio, attraverso il conferimento di incarichi esterni a esperti naturalisti, e coordinerà tecnicamente le attività sia di test dei corridoi ecologici sia di realizzazione degli interventi di ripristino nelle aree d’interesse individuate. Gli interventi saranno realizzati principalmente dai soggetti attuatori di Regione Liguria (Parco Alpi Liguri e Provincia di Imperia) e le aree d’intervento saranno scelte tra le seguenti: zone aperte sommitali comprese tra le ZSC “Monte Abellio” e “Monte Grammondo-Torrente Bevera”; ZSC "Monte Galero"; fiume Roja e foce del Nervia; valle del torrente Tanarello.
Sito del progetto COBIODIV:
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Biodiv' ALP - Cobiodiv
Programma comunitario di riferimento: Interreg V-A Francia-Italia (ALCOTRA) 2014-2020
Titolo del progetto: COBIODIV - Comprendere la biodiversità e gli ecosistemi per proteggerli meglio insieme
Durata del progetto: 15/01/2019 al 14/01/2022
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come partner con un budget di 264.657,70 €, di cui 93.450,00 sono destinati al DISTAV dell’Università di Genova, che è Soggetto Attuatore di Arpal.
Partners: Région Sud Provence-Alpes Côte d’Azur (capofila), Regione Piemonte, Région Auvergne - Rhône-Alpes, Regione Liguria, Regione Autonoma Valle d'Aosta, Agence régionale pour l’environnement – Agence régionale pour la Biodiversité de la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, Asters-CEN74, Parc National des Ecrins, Parco Nazionale Gran Paradiso.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Obiettivo prioritario del progetto è quello di aumentare la conoscenza sullo stato della biodiversità e degli ecosistemi nel territorio transfrontaliero ALCOTRA, migliorando anche l'organizzazione e la diffusione delle informazioni attraverso l'implementazione dell'interoperabilità delle banche dati.
COBIODIV si inserisce nel piano integrato tematico (PITEM) del programma Alcotra, in materia di biodiversità, denominato BIODIVALP, il quale si compone di 5 sotto progetti.
Il progetto semplice COBIODIV, che rappresenta il secondo sotto progetto di Biodivalp (PS 2), si sviluppa su 3 principali azioni:
1. implementazione della conoscenza relativa a habitat e specie floro-faunistiche nel territorio ligure ricompreso nell’area PITEM (Provincia di Imperia), con particolare riferimento ai siti Natura 2000 ed alle aree di connessione ecologica. Tali attività prevedono la capitalizzazione delle esperienze e dei prodotti realizzati nel corso di precedenti progetti comunitari (es. piattaforma transfrontaliera BIODIVAM) e si esplicheranno attraverso lo scambio e la condivisione su metodi di inventario di specie ed habitat che saranno realizzati anche sul campo, in determinate aree campione, ed attraverso la realizzazione di specifici eventi (seminari e incontri tecnici) destinati allo scambio della conoscenza relativamente alla conservazione dei taxa considerati in Francia e in Italia.
2. studio di protocolli comuni di monitoraggio delle zone transfrontaliere, con particolare riferimento ad alcune specie e habitat di interesse patrimoniale e sperimentazione di nuovi metodi per specie target di progetto. Per quanto riguarda l’ambito Italiano, il progetto risulta funzionale alla condivisione e all’ottimizzazione dei protocolli di monitoraggio ISPRA per le specie e gli habitat Natura 2000, al fine dell’applicazione delle stesse metodologie condivise su alcune aree afferenti alla Rete Natura 2000.
3. ricognizione e studio della struttura delle banche dati dei partner del progetto, al fine di definire una strategia per svilupparne l’interoperabilità, nell’ottica della valorizzaizone dei territori ALCOTRA. In particolare, saranno confrontate potenzialità e limiti dei sistemi attualmente operativi nell’area di competenza del PITEM al fine di proporre possibili implementazioni e sviluppare nuove funzionalità. Sarà inoltre elaborato un atlante digitale della biodiversità transalpina, basato su un elenco di specie di flora e fauna particolarmente rappresentativo dei territori interessati.
Cosa fa Arpal
ARPAL attiverà consulenze e collaborazioni, in sinergia con il suo soggetto attuatore, Università di Genova, per l’effetuazione di monitoraggi su specie e habitat tutelati nell’ambito della Rete Natura 2000. Verrà aggiornato ed integrato l’Osservatorio della Biodiversità Ligure – Li.Bi.Oss., di cui ARPAL è gestore, attraverso la revisione della check list ligure di flora e fauna, l’aggiornamento delle specie endemiche e degli elenchi delle specie alienee ed aliene invasive, l’implementazione del DB delle zone umide integrato in LiBiOss, la realizzazione di una App dedicata, per la consultazione dell’Osservatorio da smartphone e l’invio di segnalazioni naturalistiche attraverso il telefono cellulare, con rilevamento automatico delle coordinate GPS. Inoltre, verranno effettuate attività di confronto a livello scientifico con i partner nazionali ed internazionali, riguardanti in particolare l’applicazione di protocolli di monitoraggio su determinati habitat e specie di elevato interesse conservazionistico, oltre all’individuazione di criteri omogenei per la definizione delle liste rosse di flora a livello nazionale.
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