News - Arpal, Asl, Izs e Regione al lavoro sulla sicurezza alimentare
Tutti i soggetti competenti sul tema (Dipartimento Salute della Regione, Arpal – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, Izs – Istituto zooprofilattico sperimentale e Asl – Azienda sanitaria locale e) si sono dati appuntamento presso la sede della Regione, in Piazza della Vittoria, per discutere il “Protocollo tecnico chimico: dal campionamento al flusso dati”.
In una settimana si sono svolte le due edizioni di un corso di formazione che, mai come in questa occasione, è stato un percorso compiuto dalle varie parti: omogeneo, trasparente, a garanzia della collettività. Infatti, oltre cento, fra tecnici, operatori ed esperti della materia, hanno avuto la possibilità di approfondire i dettagli del protocollo prima della sua ratifica.
Hanno discusso e sviscerato come il sistema pubblico regionale operi nel delicato campo della sicurezza alimentare: dalla ratifica del protocollo, tutti i soggetti seguiranno le stesse procedure previste, condivise e omogenee, che regolamentano minuziosamente dal campionamento alla trasmissione dei risultati a popolazione e ministero, passando per le metodiche analitiche.
Il corso, organizzato dall'Izs in collaborazione con Arpal, ha portato all’armonizzazione delle azioni e puntato all’uniformità delle metodologie operative applicate nel campo della “sicurezza alimentare” con particolare riguardo ai controlli di tipo chimico. Appropriatezza del campionamento, accettazione del campione, aggiornamento delle metodiche analitiche applicate al controllo ufficiale degli alimenti, interpretazione dei risultati analitici, azioni dell’Autorità Competente a seguito di non conformità, importanza e trattamento del dato che genera informazione.
Arpal è specializzata nell’analisi di diossine, pesticidi, metalli e test di cessione sui materiali a contatto degli alimenti, e sta valutando, insieme agli altri soggetti, le ipotesi di sviluppo strategico della rete in funzione delle nuove esigenze provenienti dal territorio.
Ma – al di là delle peculiarità dei diversi soggetti – va evidenziato lo spirito di collaborazione, integrazione e complementarietà che a Genova, e più in generale nell’intera Liguria, gli enti pubblici riescono a rendere concreto nell’attività quotidiana.
Nella foto, un esempio di test di cessione su materiali a contatti con alimenti (non superato).