21 marzo: Giornata Nazionale dei Pollini e il monitoraggio di Arpal
Domani 21 marzo, oltre ad essere l'inizio della primavera astronomica (iniziata il 20 marzo alle 4:06 ) è anche la XXI Giornata Nazionale dei Pollini.
Ispra e le agenzie ambientali regionali operano da anni sul monitoraggio e la valutazione dei pollini allergenici in Italia attraverso la Rete di monitoraggio aerobiologico, grazie a 64 stazioni attive in 18 regioni. Aral monitora le 4 province della Regione con un campionatore in ognuno dei capoluoghi della regione.
Lo strumento di Genova verrà spostato nei prossimi mesi, in un luogo maggiormente rappresentativo dell’ambiente urbano, al fine di allineare i dati registrati nelle altre province.
Vista la complessa biodiversità vegetale del nostro paese e il mutamento delle temperature medie stagionali registrate negli ultimi anni, il lavoro di Arpal risponde alla necessità di indagare la tendenza delle concentrazioni in aria dei pollini allergenici non solo in primavera ma in tutti i mesi dell’anno; il rilevamento su 365 giorni permette di osservare così pollinazioni precoci o tardive.
Sono sette le famiglie botaniche che rappresentano la quasi totalità dei pollini allergenici monitorati sul territorio italiano (Asteraceae, Betulaceae, Corylaceae, Oleaceae, Cupressaceae-Taxaceae, Poaceae e Urticaceae) con altrettante stagioni polliniche che si susseguono e sovrappongono l’una all’altra senza soluzione di continuità.
In questo periodo i pollini in circolazione nel nostro territorio sono quelli di nocciolo, betulla, ontano e pioppo., alcuni stagionali, alcuni con fioritura prematura.
Le condizioni del tempo influiscono ovviamente sulla concentrazione dei pollini nell’aria: quest’ultima aumenta nelle giornate ventose, ma anche quando vi è un clima caldo (25°-30° C) e con un’umidità relativa del 60-90%. In caso di allergie, meglio evitare passeggiate ed escursioni tra boschi e prati nelle ore centrali, soprattutto se la giornata è particolarmente soleggiata, ventosa e con tempo asciutto. Attenzione anche immediatamente dopo la pioggia, perchè si verifica una vera e propria tempesta pollinica che colpirà moltissimo gli allergici.
L’Aerobiologia è basilare nello studio delle problematiche ambientali connesse alla interpretazione della malattia allergica. Contribuisce, inoltre, in modo efficace a diffondere la cultura dell’approccio multidisciplinare alle problematiche della salute dell’uomo e dell’ambiente e allo studio dei cambiamenti climatici.