ARPAT e ARPAL, formazione e addestramento congiunti per la sicurezza nelle immersioni subacquee
Il 24 maggio si è svolta una giornata di formazione e addestramento congiunta fra gli operatori scientifici subacquei (OSS) di Arpa Toscana e Arpa Liguria avente per oggetto l’adozione di misure di prevenzione e protezione per la tutela della sicurezza nelle immersioni.
La formazione è stata organizzata in attuazione del Piano annuale della formazione di ARPAT 2023 – Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro – progettata e organizzata dai Servizi di Prevenzione e Protezione di Arpa Toscana e Arpa Liguria, sotto la supervisione del RSPP di Arpat Stefano Gini, che ha anche svolto la funzione di docente per l’accreditamento del corso.
La parte formativa ha avuto come oggetto un confronto sulle modifiche apportate da Arpat alla propria documentazione di prevenzione (analisi di rischio e istruzione operativa) in relazione all’applicazione delle “Buone Prassi per lo svolgimento in sicurezza delle attività subacquee di ISPRA e delle Agenzie Ambientali”. Le suddette linee guida sono state validate dalla Commissione Consultiva Permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro ai sensi dell’art. 6, comma 8, lettera d) del D.lgs. 81/08. Tali modifiche tendono a caratterizzare sempre di più gli indirizzi tecnico scientifici professionali degli OSS garantendone la piena sostenibilità dal punto di vista della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro con modalità operative lontanissime dalle logiche di sforzo tipiche degli OTS (operatore tecnico subacqueo).
In particolare, è stato condiviso dalle due Agenzie l’approccio rispetto all’innovazione di talune modalità operative, all’utilizzo di attrezzature tecnologicamente più avanzate e, conseguentemente, ad una estensione dei brevetti necessari alla loro attuazione e utilizzo, tutto ciò anche in relazione ad un sempre maggior impiego della subacquea nelle attività a scopo tecnico-scientifico per lo studio e il monitoraggio degli ambienti acquatici marini.
Oltre agli aspetti centrali dell’innovazione, nella parte formativa sono stati poi richiamati tutti i principali elementi procedurali per l’effettuazione in sicurezza delle attività subacquee: dalla individuazione del funzionigramma della sicurezza per singola immersione, al target del briefing preliminare alle attività, alla checklist di controllo delle attrezzature, alle modalità di comportamento in immersione, all’uso delle attrezzature di segnalazione, alle procedure di risalita fino alle modalità di de-briefing e relativa verbalizzazione delle attività. Richiamo approfondito è stato svolto anche per le misure da adottare in caso di emergenza e di soccorso, con particolare riferimento alla somministrazione dell’ossigeno medicale.
La parte di addestramento si è sostanziata di due attività di immersione che si sono svolte nella zona di Antignano, un’area marina prospiciente la città di Livorno, entrambe con l’obiettivo di un monitoraggio di Posidonia oceanica su fondale roccioso a circa 25 mt. di profondità con rilievi video e simulazione del campionamento previsto dalla Strategia Marina.
Con la compilazione, in fase di rientro in porto, della scheda di post immersione, e del de-briefing, si è conclusa la giornata formativa e di addestramento. Piena soddisfazione è stata espressa da tutti i partecipanti per gli obiettivi pienamente raggiunti. Da segnalare l’impegno dei servizi di prevenzione e protezione di Arpat e Arpal di ampliare, nel prossimo futuro, le occasioni di formazione integrata fra Agenzie quale strumento insostituibile di miglioramento continuo sia per la Tutela della salute e della Sicurezza sul lavoro del personale delle Agenzie che per gli approcci, le tecniche, i metodi applicabili.
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