Colle d'importazione: il 60% degli ultimi campioni non passa le analisi di Arpal
Nelle ultime settimane l’Agenzia delle Dogane di Genova ha consegnato ai laboratori di Arpal alcune partite di colle, in formato stick o comunque ridotte per dimensioni, provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese. Scopo dei controlli era quello di verificarne la conformità alle normative vigenti che prevedono un limite di utilizzo per cloroformio, toluene e benzene dello 0,1% in peso.
Su 14 esemplari analizzati, 8 hanno rivelato la presenza di cloroformio con valori elevati che hanno raggiunto in un caso il 24% in peso, dunque ben al di sopra del consentito, mentre un’altra colla conteneva benzene e toluene ed un’altra ancora toluene con concentrazione intorno al 16 % in peso.
Forse meno conosciuto del cloroformio, Il Toluene è un idrocarburo aromatico classificato come pericoloso. Secondo la norma sulla classificazione delle sostanze chimiche infatti può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta in caso di inalazione (H373), può provocare sonnolenze e vertigini (H336), è sospettato di nuocere al feto (H361d) oltre a provocare irritazione cutanea (H315). Queste definizioni rappresentano l’indicazione di pericolo relativa alle sostanze chimiche: fisico, per la salute, per l’ambiente e sono state introdotte dal Regolamento (CE) n. 1272 del 200).
Questi controlli rappresentano un esempio classico delle attività di analisi svolte dai laboratori Arpal anche per la tutela della salute pubblica, a supporto della vigilanza esercitata dagli uffici doganali (non solo quelli di Genova) e delle Asl (anche di altre Regioni).
I laboratori Arpal infatti hanno, tra le loro prerogative, quella di effettuare controlli sulle sostanze chimiche presenti all’interno di miscele o articoli e prodotti destinati alla commercializzazione.
Un’attenzione particolare nei confronti delle sostanza pericolose che discende dall’attuazione del Reach - Regolamento Europeo numero 1907 del 2006. Questo regolamento impone un’attenta sorveglianza sul cosiddetto “Allegato XVII”. Si tratta, dunque, di sostanze che, proprio per la loro pericolosità, sono soggette a limitazioni d'uso.