Comunicare in Liguria gli eventi meteo e il clima che cambia; ne parla Arpal al Festivalmeteorologia di Rovereto

Comunicare in Liguria gli eventi meteo e il clima che cambia attraverso la fotografia
(Autori: Luca Onorato, Claudio Monteverde, Antonio Iengo, Mario Lecca, Luca Rusca)
E' questo il tema della conferenza di domani alle 16, sabato 18 Novembre, nell'ambito del Festivalmeteorologia di Rovereto a cui Arpal parteciperà dando il proprio contributo divulgativo.
L’area Ligure che si colloca tra il Mediterraneo e le Alpi è caratterizzata da un clima assai "peculiare" in alcune stagioni, oltre a comportarsi come un piccolo laboratorio per studiare i fenomeni meteo-marini, in quanto è affetto da cambiamenti climatici più marcati. In questo contesto le Associazioni e gli Osservatori Meteorologici, così come il cittadino possono diventare preziosi testimoni e fotoreporter, mostrando come il clima che è legato al succedersi degli eventi meteo, stia cambiando. Come in passato avveniva, la raccolta di dati di un evento meteorologico non può essere solo il mero valore numerico di una o più strumentazioni di rilevazione ma l’insieme di elementi in cui la fotografia, i video e la descrizione visiva, meglio possono rappresentare la testimonianza diretta anche laddove non vi sono sufficienti stazioni meteorologiche e si osserva la cosiddetta “ombra meteorologica”. Attraverso i nuovi report stagionali, annuali, mensili e settimanali del CMI - ARPAL, le rianalisi delle principali anomalie climatiche, i dati satellitari vengono accostati alle fotografie e/o video dei fenomeni meteorologici, diventando segnali e testimonianze del presente che permettono di cogliere meglio il futuro. La Liguria in questi anni è stata interessata da eventi meteo estremi che hanno provocato effetti al suolo con danni ingenti; l’analisi climatica legata alle temperature e alle precipitazioni su un sessantennio di dati sta evidenziato un cambiamento legato a un progressivo riscaldamento, una ridistribuzione delle precipitazioni stagionali nell’area ligure rispetto al periodo 1961-1990. Attraverso i report, si è migliorata la comunicazione con i cittadini avvicinandosi al pubblico di ogni fascia d’età, semplificando i dati riportati in grafici e traendo nozioni di curiosità per avvicinarli a questa scienza, utilizzando una comunicazione visiva di maggiore impatto, che è in grado di offrire “soluzioni reali” al cambiamento climatico e come avvenuto in passato può mantenere “memoria” delle zone più a rischio e di maggiore vulnerabilità (mareggiate storiche). I rapporti sono utili anche per la conservazione di informazioni che si perderebbero nel vasto mondo social e web attuale tale per cui non riusciremo ad avere memoria di fenomeni locali, meno noti rispetto ad eventi che si collocano su scala nazionale o Mediterranea. Attraverso la tecnica fotografica amatoriale e professionale, si osserveranno alcuni di questi eventi meteo estremi che caratterizzano sia il Mediterraneo che l’area ligure, come la tempesta Vaia dell’Ottobre 2018 che sviluppandosi al largo del mar Ligure ha interessato tutto il Centro-Nord Italia; ci si soffermerà anche sull’effetto di fenomeni più locali, quali downburst, eventi grandinigeni e periodi sempre più frequenti di siccità/caldo che si alternano a episodi di intense piogge autunnali e rari eventi nevosi invernali
Per saperne di più:
https://event.unitn.it/festivalmeteorologia2023/