Consumo di suolo: Genova tra le città più parsimoniose d’Italia

E’ stato presentato oggi a Genova, nell’ambito dell’assemblea nazionale Anci, il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) di cui Arpal fa parte. Presente all'evento il direttore generale dell'Agenzia, Carlo Emanuele Pepe.
Il consumo di suolo continua a trasformare il territorio nazionale. Al 2022 la copertura artificiale si estende per oltre 21.500 km2, il 7,14% del suolo italiano (7,25% al netto di fiumi e laghi). I cambiamenti dell’ultimo anno si concentrano in alcune aree del Paese: nella pianura Padana, nella parte lombarda e veneta e lungo la direttrice della via Emilia, tutta la costa adriatica, in particolare in alcuni tratti del litorale romagnolo, marchigiano e pugliese.
La perdita di suolo e di tutti i servizi ecosistemici che fornisce, compresa la capacità di assorbire l’acqua, non conosce battute d’arresto: il 13% del consumo di suolo totale (circa 900 ettari) ricade nelle aree a pericolosità idraulica media, dove il 9,3% di territorio è ormai impermeabilizzato, un valore sensibilmente superiore alla media nazionale (con un aumento medio percentuale dello 0,33%).
Considerando il consumo di suolo totale dell’ultimo anno, più del 35% (oltre 2.500 ettari) si trova poi in aree a pericolosità sismica alta o molta alta.
Infine, il 7,5% (quasi 530 ettari) è nelle aree a pericolosità da frana
I dati della Liguria
In Liguria rimane essenzialmente stabile l'impermeabilizzazione del suolo. Tra il 2021 e il 2022 risultano consumati 39.327 ettari di suolo nella regione, il 7,26% dell’intero territorio, lo 0,01% in più del 2021. L’incremento del consumo di suolo netto in Liguria è, dunque, inferiore alla media nazionale (0,3%).
Genova è uno dei capoluoghi delle città metropolitane italiane che risparmia suolo (5.705 ettari risultano consumati nel 2022) insieme a Reggio Calabria e Firenze. A livello provinciale, il consumo di suolo 2019-2022 sul genovese è stato pari a 4 ettari, di fronte ai 5 ettari nella provincia d’Imperia, 11 ettari nella provincia di Savona e 13 ettari nello spezzino.