Cosa è una supercella? Ecco il fenomeno intenso che ha sfiorato la Liguria nel weekend

La modellistica meteo si è moltiplicata ed è migliorata nel corso degli anni, ma non potrà mai raggiungere il dettaglio che tutti vorremmo.
Nonostante quanto facciano credere le app sul telefonino, infatti, non è possibile identificare con precisione i fenomeni naturali, soprattutto quelli più intensi e concentrati nello spazio e nel tempo.
La giornata di domenica è stata un esempio calzante: nella notte di domenica il Mar Ligure infatti ha visto svilupparsi uno dei fenomeni meteo più estremi e potenzialmente distruttivi: una supercella.
Si tratta della struttura temporalesca più pericolosa e, se osservata a debita distanza, spettacolare, per via delle forme, dei colori e dei fulmini che la caratterizzano. Una vera e proprio manifestazione della potenza della natura, che può impattare violentemente sul territorio in cui si sviluppa.
Dalle immagini radar, con cui è stato realizzato il breve video allegato, è stato possibile stimare che abbia riversato circa 200 mm di pioggia e grandine in tre ore.
La modellistica aveva fornito segnali intensi che erano stati tradotti dai nostri previsori nell’allerta arancione per temporali, il massimo grado per questo tipo di eventi.
Non aveva tuttavia fornito né l’esatta collocazione dove si sarebbe sviluppata, né le sue caratteristiche complete.
Ma cosa è una supercella?
In questo tipo di struttura, i moti verticali ascendenti (updraft) e discendenti (downdraft), tipici della cella temporalesca, si trovano in regioni ben distinte e separate del temporale.
Da una parte l'aria calda e umida "aspirata" dal basso (inflow), "il carburante" per la formazione di nubi e pioggia, che risale in modo inclinato rispetto alla superficie; dall’altre l'aria fredda e secca, che tende a scendere verso il suolo (outflow) insieme alla precipitazione, senza interagire con l’aria in salita.
Questa netta separazione di masse d'aria non interrompe il meccanismo che alimenta il temporale e permette alle supercelle di durare anche per diverse ore.
Ma non solo!
Le particolari configurazioni dei venti a tutte le quote rendono l'updraft delle supercelle rotante e questo conferisce ancora più spinta ai moti ascendenti che facilmente raggiungono quote anche molto elevate, formando il cosiddetto overshooting top.
Le supercelle sono ricche di fenomeni molto pericolosi, come precipitazioni persistenti, grandinate di grosse dimensioni, venti al suolo molto forti e, per ultimo, il rischio di tornado.