Dal meteo agli impianti a rischio di incidente rilevante: l'esperienza dei tecnici Arpal fuori regione
Ancora tecnici Arpal invitati a convegni e presentazioni in altre regioni d’Italia: a Torino Elisabetta Trovatore, responsabile del Centro Meteo Arpal, ha parlato all’interno di “Eventi di piena e frana in Italia settentrionale nel periodo 2005-2016”; Tomaso Vairo, membro del Comitato tecnico regionale sui Grandi Rischi, sarà a Cortona (Arezzo) per “Invecchiamento e rischi negli impianti Seveso, sicurezza e controlli secondo la nuova normativa”.
Ieri, nella moderna cornice della Sala della Cavallerizza di Torino è stato organizzato dal Cnr-Irpi, l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica, un momento di dibattito a corollario della presentazione del libro “Eventi di piena e frana in Italia settentrionale nel periodo 2005-2016”, pubblicazione che riassume dodici anni di calamità nel Nord-Italia. La dott.ssa Trovatore è intervenuta poco prima di Luca Mercalli, raccontando "Il rischio geo-idrologico in Liguria e gli eventi alluvionali del 2011 e 2014. Il volume sarà presentato anche in altre città, fra cui proprio Genova il prossimo 15 gennaio.
Domani a Cortona, presso il Centro Convegni Sant’Agostino, Icaro e Bureau Veritas organizzano: “Invecchiamento e rischi negli impianti Seveso, Sicurezza e controlli secondo la nuova normativa”. un Gruppo di Lavoro affidato all'INAIL, di cui fanno parte Arpa Piemonte, Veneto e Liguria per l’appunto, ha prodotto una prima bozza di Linea Guida con i metodi quali-quantitativi ad indici per valutare l'adeguatezza del piano di monitoraggio e controllo adottato dal gestore dell’impianto soggetto a normativa Seveso.
L’ing. Vairo illustrerà “Le Evidenze delle Ispezioni negli Stabilimenti a soglia inferiore”. Il D.Lgs. 105/15, infatti, ha meglio inquadrato le attività degli impianti a Rischio di incidente rilevante, identificando stabilimenti di soglia superiore o inferiore in base alle tipologie e alle quantità di sostanze trattate o detenute. L’intervento di Vairo è incentrato principalmente su due aspetti: da un lato l’identificazione degli elementi critici sui quali impostare un adeguato piano di manutenzione, dall’altro l’analisi dell’esperienza operativa, che serve per orientare sempre meglio la gestione della manutenzione, su basi affidabilistiche.