Earth Technology Expò, tutti gli interventi (e qualche video) di Arpal
Venerdì, 15 Ottobre 2021
Quella di giovedì 14 ottobre è stata una giornata piena di appuntamenti importanti per i tecnici Arpal presenti alla Fortezza da Basso di Firenze dove si sta svolgendo Earth Technology Expò, la rassegna delle applicazioni tecnologiche in corso e dell’innovazione previste e presenti nelle linee guida del Next Generation EU.
Ad aprire è stato Federico Grasso, della Comunicazione Arpal, che ha raccontato l’esperienza di Arpal e della rete di comunicazione e Informazione Snpa nell’incontro organizzato da PA Social, in cui si è evidenziata l’importanza di una “buona comunicazione” a supporto della Pubblica Amministrazione e delle imprese che devono affrontare la ripresa post pandemia e la sfida del Pnrr. I pilastri di Snpa sono monitoraggio, controllo, analisi e ricerca, e uno dei punti di forza é la produzione di dati - che devono essere comunicati in maniera opportuna a seconda dei diversi portatori di interesse. E proprio Copernicus, protagonista del pomeriggio, permette di avere dati accessibili, gratuiti, validati, omogenei e continui per tutti.
Dall’alto infatti, grazie a satelliti e radar, si possono studiare anche le evoluzioni delle condizioni atmosferiche: in questo senso, sempre al mattino, nell’ambito dell’incontro su “Tecnologie per il controllo e l’adattamento ai cambiamenti climatici e per la prevenzione dei rischi naturali”, Federica Martina, idrologo del Centro meteo Arpal, ha illustrato questa presentazione preparata con il contributo dei previsori meteo Antonio Iengo e Enrico Solazzo (presenti in sala), che illustra come i dati radar siano utilizzati proprio dalla nostra Agenzia nell’ambito di strumenti sperimentali per la fase di previsione e monitoraggio meteo-idrologico. Qui è possibile assistere alla registrazione della mattina.
Nel pomeriggio, invece, si è parlato di una sfida affascinante, quella di Copernicus, il programma europeo di Earth Observation che rappresenta, oggi, la sintesi più avanzata tra innovazione tecnologica, stato delle conoscenze ed operatività informativa in questo ambito cruciale per il futuro dell’Europa. Qui è possibile assistere alla registrazione del pomeriggio.
Il Direttore Generale Arpal Carlo Emanuele Pepe ne ha sottolineato l’importanza rilevando anche i passi avanti fatti da molte agenzie, negli ultimi anni, sotto il profilo tecnologico e dell’utilizzo di mezzi innovativi (altro esempio i droni, strumento di monitoraggio adottato anche da Arpal).
Copernicus coniuga modellistica, reti osservative a terra e lo sguardo dallo spazio. Proprio dallo spazio si può vedere anche il mare: Stefania Magrì, modellista Arpal, ha raccontato a ETE gli studi in corso sulla torbidità delle acqua marine, e svolti proprio per tutelare l’ecosistema costiero.
Sempre all'interno di ETE Monica Solimano e Matteo Orecchia, del settore geologia Arpal, partecipano a un importante momento formativo, organizzato da Ispra in collaborazione con Consiglio Nazionale dei Geologi e Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Lo studio dei movimenti franosi passa, infatti, da un attento monitoraggio dei versanti ed è stato proprio questo il tema degli incontri che proseguono anche venerdì 15.










