Festival della Scienza: i laboratori e gli incontri di Arpal

Domani, giovedì 26 ottobre inizia a Genova il Festival della Scienza, giunto quest'anno alla ventunesima edizione.
Arpal sarà presente con le mostre illustrative ed esperienzali "L’impronta dei pollini nel vento e nel tempo" e “Caccia alle specie aliene - l’impronta delle specie aliene sui nostri ecosistemi"; ma anche incontri e conferenze.
Qui i link ai laboratori:
Attrazione fatale Parchi liguri tra natura, cultura ed esperienza nel Metaverso
Gli incontri e le conferenze:
Sabato 28 Ottobre ore 10:00 Palazzo ducale Sala del Minor consiglio
Tavola rotonda: “L’Intelligenza Artificiale al servizio di previsioni di eventi estremi nel sistema Sole-Terra “ con Francesca Giannoni, (dirigente Arpal responsabile del servizio meteo e idrologia), Sabrina Guastavino, Anna Maria Massone, Andrea Mazzino, Roberto Susino
Il progetto AIxtreme (Physics-based AI for predicting extreme weather and space weather events) presentato in questo evento vuole fornire soluzioni basate sull'intelligenza artificiale - e ispirate dalla Fisica - per la previsione di eventi estremi in meteorologia e meteorologia spaziale. L'idea di base è che i disastri naturali sulla Terra causati da eventi meteorologici estremi possano essere evitati, o almeno mitigati, grazie a previsioni efficienti. D'altra parte, le prestazioni di risorse tecnologiche come i sistemi di comunicazione, le reti elettriche e i sistemi satellitari, possono essere significativamente influenzati dall'impatto di eventi meteorologici spaziali altrettanto estremi. La logica di AIxtreme è quindi quella di concepire il nostro pianeta come parte integrante di un più complesso ambiente eliofisico in cui gli approcci previsionali tengano conto delle interazioni proprie del sistema Sole-Terra. L’ambizione è quella di disegnare modelli basati sull'intelligenza artificiale per la realizzazione di sofisticati sistemi di previsione del tempo meteorologico e del cosiddetto Space Weather, con l'obiettivo ultimo di anticipare il verificarsi di eventi estremi, proteggere infrastrutture satellitari per il monitoraggio, proteggere l'ambiente e la popolazione dai disastri naturali e, infine, supportare le decisioni delle agenzie preposte alla protezione civile.
Venerdì 27 Ottobre ore 16:00 Museo di Storia Naturale
Convegno: “Anche nel mare lasciamo impronte. Trasformare gli scarti con il progetto EcoeFISHent” con Elena Grasselli, Raffaella Boggia, Junio Valerio Rombi, Marco Monti, Federica Robino, Enrico Rizzuto, Nives Maria Riggio, modera Francesco Tomasinelli, Giorgio Saio
Si possono creare oggetti a partire dalle filiere collaterali dell'industria del pesce? La risposta è sì, ma non soltanto: dagli scarti del pesce si possono produrre anche integratori alimentari e prodotti cosmetici (estraendo Omega3 e collagene), oltre che bioplastiche per gli imballaggi alimentari. Il progetto di ricerca multidisciplinare EcoeFISHent, finanziato dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di diminuire l’impronta ecologica dell’industria del pesce sul nostro pianeta proprio partendo dagli scarti delle industrie e dalle reti da pesca abbandonate nei fondali marini per arrivare a nuovi materiali e prodotti, nell'ottica di una economia davvero circolare e sostenibile. Ne parlano alcuni dei docenti che partecipano al progetto, raccontando al pubblico del Festival a che punto siamo e che cosa ci aspetta.
La conferenza è collegata alla mostra Sea Ghosts. I Fantasmi del Mare
Dal 26 ottobre al 3 novembre ore 9:00 ore 16:00 Genova Blue District
“Occhio alla Pinna. Sulle tracce di Pinna nobilis, specie minacciata”
Finanziato dal Programma LIFE dell'Unione europea, progetto PINNA "Conservation and re-stocking of the Pinna Nobilis in the Western Mediterraneum and Adriatic Sea"
A cura di : Università di Genova - Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita, Triton Research
In collaborazione con : Arpal - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure, Cooperativa Shoreline, National Institute of Biology - Slovenia, Parco Nazionale dell'Asinara, Università degli Studi di Sassari
Tra gli indicatori di un mare in buona salute non ci sono solo balene, delfini e tonni. Anche specie meno conosciute, come il grande bivalve Pinna nobilis, endemico del Mar Mediterraneo, giocano un ruolo di primo piano in alcuni ecosistemi costieri. Da qualche anno riclassificata come specie in "pericolo critico" a causa di un microorganismo che ne provoca la morte, Pinna nobilis ha un progetto europeo dedicato, LIFE PINNA, che intende proteggere gli individui superstiti, ma anche recuperare le popolazioni colpite con tecniche innovative, che prevedono la riproduzione in cattività. Per riuscire a trovare popolazioni vitali, il progetto si affida anche alla citizen science: chi va per mare e avvista individui di questa specie, può segnalarlo ai ricercatori. Motivo in più per imparare a conoscerla sempre meglio!