Global strike for future: anche in Liguria il 2018 è stato l'anno più caldo
"Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente"
Iniziava più o meno con queste parole il discorso di Greta alla Cop24 di Katowice, la conferenza mondiale sul clima che si è svolta dal 3 al 14 dicembre in Polonia. E da allora si sono susseguiti eventi e manifestazioni più o meno conosciuti, una lunga tappa di avvicinamento a domani.
Il 15 marzo, infatti, è la giornata dello sciopero mondiale per il futuro; sono 98 i Paesi che dovrebbero aderire all’iniziativa Global Strike for Future, giornata in cui scenderanno in piazza non solo i giovani, ma tutti quelli che sentono il bisogno di sollecitare i Governi di tutto il mondo ad agire più decisamente per contrastare i cambiamenti climatici, la sfida di questo millennio. Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), insieme ad altri Enti di Ricerca ed associazioni ambientaliste, aderisce a questa grande manifestazione di sensibilizzazione a livello mondiale verso le problematiche legate al clima, mettendo a disposizione dati, informazioni e attività che come Sistema si stanno portando avanti sui cambiamenti climatici.
Il Sistema pubblica, con cadenza annuale, il rapporto “Gli indicatori del clima in Italia”. Gli studi condotti hanno evidenziato come in Italia il 2018 è stato, ad oggi, l’anno più caldo di tutta la serie storica di dati controllati ed elaborati, cioè almeno dal 1961: +1,77 °C rispetto al valore normale di riferimento 1961-1990, +1,15°C rispetto al rispetto al valore normale di riferimento 1981-2010; questa base trentennale viene utilizzata dai servizi meteorologici e idrologici nazionali per valutare le medie a lungo termine e la variabilità inter-annuale dei principali parametri climatici, quali temperatura, precipitazioni e vento, che sono importanti per gli ambiti sensibili al clima come la gestione delle risorse idriche, energia, agricoltura e salute.
In base a studi che ricostruiscono il clima in un passato più remoto, si può affermare che in Italia il 2018 risulta essere l’anno più caldo da almeno 2 secoli circa. In un chiaro segnale dei continui cambiamenti climatici a lungo termine associati alle concentrazioni record di gas serra nell’atmosfera, a scala globale gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 sono stati confermati dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) come i quattro più caldi mai registrati. Il 2018 si classifica come il quarto anno più caldo mai registrato. L’anno 2016 rimane l’anno più caldo mai registrato (1,2 ° C al di sopra del dato di base preindustriale).
E nella piccola Liguria?
Anche da noi il 2018 è stato l'anno più caldo (dal 1963), con una temperatura media di +17.2°C.
Questa la "classifica" dei dieci anni più caldi dal 1963 a oggi:
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Snpa (di cui Arpal fa parte) aderisce al global strike for future.