I pollini rispecchiano l'andamento dell'inverno
L'andamento un po' particolare dell'inverno che si sta avviando a conclusione trova riscontro anche dall'analisi dei pollini presenti nell'aria.
Il clima, e in particolare la temperatura, giocano un ruolo determinante nello sviluppo degli organismi incapaci di regolare la propria temperatura indipendentemente da quella dell'ambiente in cui vivono. Tali organismi sono detti pecilotermi, e la scienza che si occupa di classificare e registrare gli eventi rilevanti nel loro sviluppo è la fenologia.
Le piante hanno risposto agli eventi climatici di questi mesi con sensibili variazioni delle stagioni polliniche rispetto ai calendari costruiti sui valori medi di più anni di monitoraggio di polline effettuato dall’Arpal sulle quattro province liguri, confermando la valenza del polline aerodisperso anche come indicatore climatico.
‘Anomalie’ rilevanti, causate da un inverno inizialmente molto mite ma successivamente (a partire da fine gennaio) diventato eccezionalmente freddo, si riscontrano, ad esempio, nella fioritura del nocciolo (Corylus avellana, Corylacee - qui fotografato sotto la neve), che era stata interrotta dagli sbalzi di temperatura e sembra essere ripresa proprio in questi giorni, assieme a quella dell’ontano (Betulacee) e del cipresso (Cupressacee) con valori giornalieri anche alti.
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Per approfondire guarda la scheda con i grafici e gli andamenti temporali dei pollini misurati nei primi mesi del 2012, confrontati con gli anni passati.