NEWS - Il meteo a settembre
Nel mese si alternano passaggi di aria instabile che, incontrando un mare ancora caldo (anomalia di temperatura positiva), danno origine a temporali e rovesci di breve durata ma comunque a tratti anche intensi. Attorno alla fine della prima decade registriamo temporali associati anche a trombe d’aria sul Tigullio. Dopo una fase più stabile ecco attorno al 16 del mese il passaggio di un veloce fronte temporalesco associato venti forti e rafficati meridionali e precipitazioni localmente forti sul Genovese e lo Spezzino (circa 45 mm/h e oltre 100 mm/24 h nell'interno Genovese e nello Spezzino) che è stato seguito da un’intensa mareggiata a Levante. A fine mese (il 29/09) una nuova perturbazione fa registrare forti temporali su tutta la regione con raffiche intense (che hanno toccato i 50-60 kt al largo delle Cinque Terre mettendo in difficoltà diverse imbarcazioni impegnate in regata)
QUESTA la scheda di approfondimento con le curiosità liguri.
Parlando di fenomeni ancora più estremi, ricordiamo come, proprio nell’ultima settimana del mese, il grosso del maltempo si sia abbattuto con molta violenza sul sud Italia nelle Eolie con un violento nubifragio (che questa volta è stato poco seguito dai media!): in questa zona nella martoriata zona di Calandra è sceso a valle un fiume di detriti di pomice e un bus carico di passeggeri con qualche turista è rimasto travolto. Allagati negozi e abitazioni (vedi figura sotto).
Sempre un anno fa, nel settembre 2012, un fenomeno simile anche se più esteso aveva colpito la Spagna meridionale, dove si erano contate decine di morti per una devastante alluvione che ha interessato l’Andalusia e la Murcia.
Ricordiamo come l’area mediterranea (zona hot spot) sia una tra le regioni in cui i segnali del cambiamento climatico saranno sempre più evidenti: precipitazioni a tratti molto intense e localizzate, alternate a periodi di grande siccità su un territorio in cui spesso la cultura della prevenzione è la grande assente.
SEGNALIAMO COME A FINE MESE SIA USCITO IL NUOVO RAPPORTO IPCC SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI in cui si evidenzia come sia "estremamente probabile" che l'attività umana sia la causa dominante del riscaldamento osservato da metà XX secolo e sia invece trascurabile il contributo dell'attività solare (solo +0,05 W/m2, contro i +2,29 W/m2 dell'attività antropica).