#Imparosicuro : un percorso didattico per imparare e prevenire
Lunedì 28 ottobre, nella sede di Alfa Liguria, Arpal ha tenuto il consueto incontro annuale con il corpo docente ligure per la presentazione del kit per le scuole "#imparosicuro alluvioni", declinato per ogni ordine e grado. Formazione docenti
Due gli incontri pomeridiani a cui hanno partecipato 39 insegnanti della scuola secondaria di 1° e 2° grado e 71 quelli appartenenti alla scuola materna e primaria.
Il progetto nato in sinergia con MIM-Ufficio Scolastico Regionale è un prezioso supporto per gli insegnanti nel raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dall’insegnamento dell’educazione civica (in riferimento particolare al nucleo concettuale Sviluppo Economico e Sostenibilità ) e permette di creare un effetto a cascata, portando le corrette misure di prevenzione e gestione delle emergenze dai ragazzi, alle famiglie e da queste ai conoscenti, fino a ridurre le situazioni di pericolo grazie a una comune consapevolezza. Per saperne di piu' !
#progettiamocilfuturo, punta a creare una cittadinanza attiva nell’ambito della prevenzione dei rischi più caratteristici del territorio ligure, quali per esempio, le alluvioni e gli incendi boschivi e mira a sensibilizzare gli studenti fin dalla scuola dell’infanzia, rendendoli moltiplicatori di buone pratiche.
L’incontro di ieri con i tecnici di Arpal è stata anche l’occasione per spiegare i fenomeni temporaleschi che hanno interessato la Liguria lo scorso week end
Nella regione, sabato 26 ottobre, si sono abbattuti una serie di temporali auto-rigeneranti che nel primo pomeriggio hanno imperversato fra Genova e Savona, interessando un territorio già saturo che è entrato in crisi con precipitazioni molto intense e molto abbondanti, ma non “da record”.
La Liguria infatti per la sua particolarità geomorfologica e orografica è in grado di produrre precipitazioni con intensità al limite del tropicale e cumulate che non sono paragonabili in tutta la zona mediterranea, basti pensare ai 181 mm in un’ora registrati il 4 novembre del 2011 durante l’alluvione in Valbisagno che provocò l’esondazione del Ferreggiano e del Bisagno e che costò la vita a 6 persone; o i 153 mm/h caduti su Brugnato il 25 ottobre del 2011 durante l’alluvione nello spezzino che provocò 13 vittime.
Nell’evento dello scorso fine settimana sono stati 10 i pluviometri che hanno registrato cumulate orarie “molto forti”, fra queate, anche la frazione di Prai, a Campo Ligure, che ha registrato la cumulata massima giornaliera con 222mm.
Sono bastati però fra i 100 e i 150 mm in tre ore per mandare in crisi le Bormide, con esondazioni multiple a Cengio, Carcare, Ferrania, Dego e Piana Crixia; esondazioni anche nella zona di Lerca/Sciarborasca, con i 94-96 mm orari e i 141mm/3 ore che purtroppo hanno portato a un disperso, e a Quiliano, che ha ricevuto un picco orario da 84.6 mm.
Interessante notare, come si evince dalla mappa, che in Val Bormida è piovuto sostanzialmente come a levante ma con effetti al suolo notevolmente più importanti, a testimonianza del fatto che a parità di quantità d'acqua caduta dal cielo risultano determinanti altri fattori, quali la saturazione del suolo, la tipologia di territorio su cui cade e l'intensità delle precipitazioni.