Incendio a Cairo Montenotte: l'aggiornamento della situazione al 11 gennaio
Aggiornamento 11/01/2018 - ore 18.00
Anche oggi sono stati sostituiti i filtri degli strumenti posizionati attorno all'impianto della FG Riciclaggi: saranno portati al laboratorio di Genova per le analisi alla ricerca di diossine nel particolato.
Anche in virtù delle mutate condizioni meteo, si osserva un incremento generale negli ossidi di azoto, comunque al di sotto dei valori limite, e si conferma l'andamento degli altri inquinanti monitorati dalle centraline della qualità dell’aria di Cairo Montenotte (località bivio Farina, Bragno e Mazzucca), di Carcare e del mezzo mobile posizionato a Ferrania.
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Anche oggi sono stati sostituiti i filtri degli strumenti posizionati attorno all'impianto della FG Riciclaggi: saranno portati al laboratorio di Genova per le analisi alla ricerca di diossine nel particolato.
Non si osservano variazioni significative nell'andamento degli inquinanti monitorati dalle centraline della qualità dell’aria di Cairo Montenotte (località bivio Farina, Bragno e Mazzucca), di Carcare e del mezzo mobile posizionato a Ferrania.
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Aggiornamento 09/01/2018 - ore 16.00
Sono arrivati a Genova i campioni prelevati dagli strumenti posizionati nelle aree di massima ricaduta.
La valutazione dei dati delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria di Cairo Montenotte (località bivio Farina, Bragno e Mazzucca), di Carcare e del mezzo mobile posizionato a Ferrania, conferma anche oggi un andamento analogo a quello della giornata di ieri, ossia di livelli degli inquinanti osservati generalmente in diminuzione rispetto ai giorni pre-incendio, e comunque sempre al di sotto dei valori limite.
Sono stati effettuati, nel frattempo, campionamenti delle acque nel bacino della diga di Bragno, e sono già stati sostituiti i primi filtri installati ieri nei campionatori di particolato. Tali campioni prelevati sono in viaggio verso il laboratorio di Genova, dove è presente la massa magnetica, lo strumento necessario per le analisi alla ricerca della diossina.
Si tratta di una delle analisi più complicate fra quelle svolte dal laboratorio multisito di Agenzia, che nel 2017 ha effettuate poco più di duecento analisi di diossine, su un totale di oltre 33.000 campioni accettati.
Le prime risultanze di queste analisi più approfondite saranno disponibili non prima della giornata di venerdì.
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Aggiornamento 08/01/2018 - ore 17.00
Proseguono le attività di Arpal successive all'incendio di Cairo Montenotte.
I tecnici di Agenzia - grazie anche alla collaborazione delle aziende limitrofe che hanno garantito alimentazione e supporto alla logistica - hanno posizionato le strumentazioni necessarie per il prelievo delle polveri su cui effettuare le analisi: tali strumenti richiedono 24 ore di filtraggio di particolato per raccogliere il campione necessario per le analisi. il monitoraggio specifico continuerà per i prossimi sei giorni.
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Situazione alle ore 12.30 del 08/01/2018 - Per quanto riguarda l’evoluzione della situazione relativa all'incendio avvenuto a Cairo Montenotte, in località Bragno, nella tarda serata di ieri, domenica 7 gennaio, il servizio di pronta disponibilità di Arpal è stato attivato dalla Prefettura di Savona. Una squadra di tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure è intervenuta sul posto a supporto dei Vigili del Fuoco, della Asl e delle altre autorità presenti, per fornire elementi ambientali utili alla miglior gestione possibile a seguito dell’incendio che, a quanto riferito, è divampato intorno alle 21.00 nell’impianto.
Per ciò che concerne le emissioni in atmosfera, le quattro centraline di monitoraggio della qualità dell’aria (Bragno, Mazzucca, bivio Farina, Carcare) non hanno evidenziato valori superiori alla norma per i parametri monossido di carbonio, ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Durante l’incendio il regime prevalente di vento era debole da nord: le centraline sono poste una sottovento e tre a favore di vento. Le simulazioni modellistiche effettuate con le condizioni riportate, fanno presumere che l'emissione dell'incendio sia rimasta circoscritta al sito dell'evento, con possibili ricadute fra i 3 e i 6 km dal rogo nella direttrice di massima.
Da letteratura scientifica e dall’esperienza accumulata all’interno del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente di altri casi analoghi, potrebbe verificarsi la presenza di diossina dovuta alla combustione di materiali plastici e gomme. Per questo sono stati posizionati tre stazioni per esterni per il monitoraggio continuo del particolato atmosferico, per raccogliere polveri finalizzate alla ricerca diossina, così come si stanno effettuando - allo stesso scopo - campionamenti di acqua. Tali analisi richiederanno diversi giorni di tempo tecnico analitico.
“Siamo attivi da ieri sera con tutto il personale necessario – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Giacomo Giampedrone -. Purtroppo non siamo nuovi a questo tipo di situazioni, che creano sempre le stesse problematiche e prevedono le iniziative già messe in campo: ordinanze dei sindaci a tutela della salute pubblica. I valori strumentali serviranno a inquadrare l’impatto dell’evento, fortunatamente attutito da una situazione meteo che ha visto le precipitazioni in intensificazione già questa mattina. Attualmente – conclude - il personale Arpal sul posto sta proseguendo le attività di monitoraggio per la verifica dell’evoluzione del fenomeno”.
Per quanto riguarda la Asl2, nella notte si è recato in loco un medico della Struttura Complessa di Igiene e Sanità Pubblica per monitorare la situazione, mentre questa mattina era presente un tecnico del Dipartimento Prevenzione.