L'impegno di Arpal per monitorare i fumi delle navi
Arpal gestisce la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, distribuita sul territorio secondo le indicazioni normative e le conseguenti disposizioni di Regione Liguria. Nella città di Genova sono dislocate dieci centraline (da traffico, industriali e di fondo), di cui due nel bacino del porto vecchio (Via Buozzi e Corso Firenze).
Nel 2018 tutte le centraline da traffico hanno evidenziato il superamento del limite sulla media annuale del biossido di azoto NO2: il limite è 40 microgrammi/metrocubo e i valori misurati sono stati Corso Buenos Aires 43, Via Ronchi 46, Via Pastorino 51, Via Buozzi 55, Corso Europa 60.
Nel 2019 si è avuto un leggero miglioramento, con il rientro al di sotto del limite delle stazioni di Via Pastorino con 39 e di Corso Buenos Aires con 38, mentre permane il superamento per Corso Europa con 57, via Buozzi con 50 e via Ronchi con 46.
Per aumentare il monitoraggio nelle aree antistanti le zone portuali, Arpal ha effettuato tra il 2018 ed il 2019 una campagna di misura di PM10 a Prà – sempre ben al di sotto dei limiti delle polveri sottili - e sta ultimando quanto necessario al posizionamento di un mezzo mobile con misuratori di polveri sottili e biossido di azoto nella zona di San Francesco da Paola, a San Teodoro. Iniziative di approfondimento con monitoraggi specifici sono realizzate anche nei territori limitrofi ai porti di La Spezia e Savona, che presentano analoghe criticità, seppur con contesti parzialmente differenti.
Arpal, in accordo con la Capitaneria di Porto, è stata la prima agenzia in Italia ad effettuare misure dirette a camino di emissioni navali già dal 2013, grazie alla collaborazione delle società armatrici di alcuni traghetti: un’attività unica nel suo genere, modello per altre agenzie regionali, che ha permesso di avere dati effettivi, e non solo stimati, in uscita dai fumaioli delle navi.
Tali misure non sono richieste da alcuna normativa vigente, che non prevede limiti alle concentrazioni di inquinanti emesse dai fumaioli delle navi. Il loro impatto ambientale è regolato dalla Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi (MARPOL 73/78), in cui l’Annex VI regola le emissioni in atmosfera e l’NOx Technical Code prevede il rispetto di un limite di emissione che viene attestato in fase di installazione dei motori navali da Organismi notificati mediante la certificazione dei motori stessi con l’Engine International Air Pollution Prevention Certificate.
I limiti previsti dalla normativa ambientale (d.lgs. 152/2006 e smi) riguardano le caratteristiche dei combustibili in ambito navale ai fini del contenimento dell’inquinamento atmosferico, al cui accertamento provvedono le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera.
In ambito nazionale la regione Liguria, attraverso la sua Agenzia per l’ambiente, è stata fra le promotrici di una convenzione con Ispra – l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – e altre regioni marine per un progetto pilota finalizzato ad ottimizzare le metodologie di stima dei contributi emissivi prodotti dalle attività portuali. Tale convenzione è stata recentemente siglata nell'ambito del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, e rappresenta un ulteriore strumento, condiviso a livello nazionale, per contribuire alla migliore gestione possibile di questa complessa situazione.
Ancora sul tema dei fumi delle navi, Arpal è capofila del progetto europeo Aer Nostrum, che ha lo scopo di contribuire a preservare o migliorare la qualità dell’aria nelle aree prospicenti i porti dell’area coinvolta nel progetto, favorendo allo stesso tempo la crescita sostenibile delle attività portuali, nel rispetto della normativa vigente e delle politiche ambientali europee.
Tra gli strumenti d’azione previsti dal progetto, la creazione di un osservatorio transfrontaliero per il monitoraggio della qualità dell’aria basato elementi innovativi quali il confronto fra gli strumenti impiegati, l’analisi e l’implementazione dei modelli previsionali, l’armonizzazione delle metodologie di indagine, la condivisione dei dati. I possibili percorsi di mitigazione delle emissioni saranno definiti anche tramite coinvolgimento degli stakeholder.
Dal primo agosto Arpal provvederà all’aggiornamento giornaliero della qualità dell’aria, con l’estensione del bollettino quotidiano (attualmente realizzato per la Città Metropolitana) a tutta la rete regionale. Verrà rivisto nei contenuti e nella veste grafica, e sarà disponibile il giorno successivo a quello di misura, suddiviso provincia per provincia, direttamente sul sito di Agenzia.