News - Ancora sul temporale di ieri
Capiamo i disagi causati dagli allagamenti e dalle frane, ed è per questo che le nostre previsioni sono orientate a criteri di massima precauzione.
Siamo parte del sistema di allertamento nazionale, studiato per avvisare in maniera preventiva ampie porzioni di territorio, potenzialmente interessate dagli effetti al suolo di bacini piccoli, medi o grandi.
Fenomeni locali e brevi come quelli che hanno riguardato ieri una parte limitata dello spezzino, oltre che imprevedibili nei tempi e nell'intensità, non sono sufficienti a far scattare i meccanismi dell'allerta, e dovrebbero essere gestiti direttamente con le fasi operative.
In Toscana, contrariamente al resto d’Italia, l’allerta per temporali è arancione e rossa, mentre con il giallo è indicata solo uno stato di vigilanza, non un’allerta.
In Liguria abbiamo un centinaio di ore l'anno con precipitazioni uguali o ben superiori ai 50 mm/h; fortunatamente, non abbiamo altrettante inondazioni.
Come Arpal, siamo giornalmente collegati con i previsori della Protezione Civile Nazionale e dell’Aeronautica Militare. È già nostra abitudine confrontarci spesso con i tecnici meteo delle regioni limitrofe e, nei casi più gravi, seguire le uscite modellistiche ogni sei ore (massima frequenza possibile “imposta” dalla modellistica internazionale).
Le letture a posteriori distorcono la sequenza degli eventi, dando l'illusione che si sarebbe potuto evitare il danno... se soltanto...
Purtroppo, alcuni punti del territorio sono più fragili di altri, e reagiscono in tempi pressoché nulli a precipitazioni intense.
Polemizzare su presunti errori in fase previsionale non cambia la realtà dei fatti, né aiuta ad essere più efficienti: non serve a far crescere il sistema.