NEWS - Bonifica raffineria ex IP a Spezia
NEWS - Bonifica raffineria ex IP a Spezia
La bonifica di un’area prevede interventi su terreno e acque sotterranee per l’eliminazione degli agenti inquinanti, e si dichiara conclusa quando i valori delle analisi ambientali rientrano sotto limiti prestabiliti, tali da garantire l’assenza di rischio sanitario in base alla destinazione d’uso prevista per la zona.
Nel caso della ex raffineria IP, alla Spezia, Arpal segue dal 2004 le operazioni di bonifica, attraverso diverse tipologie di interventi, dai controlli di conformità dei lavori a quelli degli impatti causati dai lavori nelle aree esterne al cantiere (le famigerate puzze, ad esempio), dalle analisi su campioni di terra e acqua per la validazione dei risultati a quelle di fondo scavo per la verifica dell’avvenuta bonifica, al supporto tecnico agli enti preposti per l’approvazione delle varianti progettuali.
Nel corso di nove anni Arpal ha effettuato poco meno di 300 sopralluoghi, di cui quasi la metà nel 2010 e 2011. L’Agenzia ha analizzato nei suoi laboratori oltre 400 campioni; i risultati ottenuti da Arpal hanno permesso la validazione dell’avvenuta bonifica, che ha portato allo scavo di 5-6 metri di terreno contaminato e al suo riutilizzo quando possibile, dopo opportuni trattamenti decontaminanti. Parte del terreno asportato era talmente inquinato da dover essere avviata a smaltimento. Sulla base di queste analisi la Provincia ha certificato il raggiungimento degli obiettivi di bonifica stessa, con la restituzione del terreno agli usi previsti dalla destinazione urbanistica.
La presunta voce di problematiche ambientali o sanitarie causate dalla permanenza nelle aree bonificate risulta quindi del tutto priva di fondamento.
La Spezia, 04/04/2012
Per chi volesse approfondire, ecco alcuni ulteriori dettagli:
ATTIVITA’ DI BONIFICA ex raffineria IP
Dopo la caratterizzazione del sito si è proceduto a una Bonifica per lotti. Per ogni lotto individuato si è proceduto a:
· attività di scavo, pesatura e trasporto del suolo alle aree di stoccaggio;
· suddivisione del terreno in presunto pulito o contaminato, in base a quanto emerso dalla caratterizzazioni e durante lo scavo stesso;
· stoccaggio del terreno presunto pulito in cumuli (di circa500 metri cubi) per ulteriore caratterizzazione e successivo riutilizzo, a seconda della destinazione d’uso industriale/commerciale o residenziale;
· trattamento del terreno contaminato direttamente in loco, con tecniche di bonifica note come Land Farming e Soil Washing;
· successiva analisi del terreno trattato prima del suo riutilizzo;
· prelievi e analisi di terreno su pareti e fondo scavo
Tutte le analisi e i collaudi sono stati realizzati secondo procedure approvate e validate da ARPAL.
ATTIVITA’ DI ARPAL
1) Controlli mirati alla conformità delle opere di bonifica alle autorizzazioni: dal2004 a tutto il 2011 sono stati effettuati sopralluoghi settimanali per le verifiche delle modalità operative di scavo e di gestione dei terreni scavati, compreso il reinterro di materiale bonificato e certificato, per un totale di 276 sopralluoghi; le ispezioni si sono intensificate con l’approssimarsi di fine lavori, con 67 interventi nel 2010 e 56 nel 2011.
2) Verifica analitica su terre e acque sotterranee per la validazione dei risultati forniti dall’attuatore della bonifica. Nel dettaglio:
A. prelievi e analisi in contraddittorio di campioni di terreno nelle indagini integrative di caratterizzazione, con validazione (realizzate nel 2007 e nel 2008);
B. campionamenti mensili ed analisi di oltre il 10% dei campioni effettuati dai soggetti attuatori della bonifica al termine del trattamento del terreno negli impianti di Land Farming e Soil Washing per il suo riutilizzo in situ. Tale attività, unitamente a interconfronti con i laboratori privati incaricati delle analisi, è stata svolta ai fini di validare i risultati ottenuti dal privato;
C. campionamento mensile ed analisi di oltre il 10% dei campioni effettuati sul terreno scavato presunto pulito per il uso riutilizzo in situ;
D. campionamento ed analisi di oltre il 10% dei campioni effettuati sulle acque sotterranee per valutarne la qualità con l’avanzare della bonifica.
3) Verifica dell’avvenuta bonifica con analisi di fondo scavo, secondo le procedure approvate. I prelievi sono stati effettuati nel SUBD4–tracciato della variante Aurelia, certificata dalla Provincia in data 29/12/2004, nel SUBD3 (area centro commerciale) certificato dalla Provincia in data 15/12/2008 a seguito della relazione conclusiva di ARPAL, in tutte le aree così dette di urbanizzazione (strade e viabilità connesse alla realizzazione del centro commerciale) certificate con varie note da parte della Provincia in un periodo compreso tra il 2009 e il 2011, nel SUBD2 (area parco) collaudato da ARPAL con nota del 05/01/2012.
4) Controllo degli impatti sulle matrici ambientali indotti dalle attività di bonifica sulle aree esterne al cantiere, attraverso il monitoraggio della qualità dell’aria, le molestie olfattive, lo scarico del depuratore e la qualità delle acque superficiali esterne (torrente Cappelletto).
5) Supporto tecnico, agli enti preposti, per l’approvazione delle varianti progettuali.
Sintesi di campionamenti e analisi sia attuatore bonifica, sia ARPAL, dal 2004:
Tipo di attività |
Quantità |
N. Campioni analizzati Privato |
N.Campioni analizzati ARPAL |
Terreno Presunto Pulito |
295 cumuli da 500mc |
295 |
45 |
Pareti e fondi scavo |
185 maglie di collaudo |
70 |
135 |
Land Farming |
64 cicli |
750 |
150 |
Soil Washing |
220 cumuli da 500mc |
220 |
40 |
Indagini integrative |
162 maglie |
162 |
18 |
Acque sotterranee |
63 |
63 |
18 |
Totale campioni |
1580 |
406 |