NEWS - container radioattivo con Radio 226
Ogni anno a Genova circa 16000 container contenenti semilavorati o rottami metallici vengono controllati dagli Esperti Qualificati del Porto, che ne misurano i valori di radioattività ambientale.
Capitano frequentemente misure di livelli anomali, difformi dai valori di fondo, che necessitano di ulteriori approfondimenti. Meno frequente, invece, è il ritrovamento delle cosiddette sorgenti orfane, sorgenti sigillate “…con una certa attività radioattiva non sottoposte a controlli da parte delle autorità perché abbandonate, smarrite, collocate in luoghi errati, sottratte illecitamente al detentore o trasferite ad altro detentore non autorizzato...”.
Da gennaio 2013 ad oggi nel porto di Genova sono state rinvenute due sorgenti orfane, il cui ritrovamento ha messo in moto il “Piano di intervento per la messa in sicurezza in caso di rinvenimento o di sospetto di presenza di sorgenti orfane nel territorio della provincia di Genova” della Prefettura.
Arpal collabora per competenza insieme agli altri soggetti (Prefettura, Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, Autorità Portuale, Agenzia delle Dogane, Asl, VTE) per risolvere la situazione che si è venuta a creare con il ritrovamento, il 26 giugno, della sorgente di Radio 226.
L’analogia con il “container radioattivo” contaminato da Cobalto 60 di qualche anno fa, seppur accattivante, è fuorviante: in questo caso, infatti, già a due metri di distanza dal container non si misurano anomalie nei valori di fondo della radioattività ambientale.
Nei prossimi giorni si svolgerà comunque una riunione in Prefettura, per dare seguito al “Piano di intervento” e studiare insieme le opportune azioni per inviare la sorgente al paese di partenza (Benin).
Genova, 08 luglio 2013.