News - Giovedì riunione sulla Piralide del bosso
Il tema della “Piralide del bosso” (Cydlima perspectalis) è salito all’attenzione dell’opinione pubblica regionale nell’ultimo mese, prima con le segnalazioni del Corpo forestale dello stato, quindi con i sopralluoghi di Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure che gestisce l’Osservatorio ligure della biodiversità.
I colleghi di Agenzia hanno campionato sia la farfallina nei tre stadi (pupa, larva e lepidottero adulto), sia i semi del bosso, fino ad ora suo esclusivo nutrimento.
Le aree infestate, centinaia di ettari in particolare nell’entroterra di levante, ricadono spesso in Siti di Interesse Comunitario, habitat protetti per la ricchezza, la delicatezza e la biodiversità di flora e fauna presenti al loro interno.
Non è possibile intervenire con soluzioni sbrigative, che magari risolvono alla radice il problema, ma alterano l’equilibrio dell’ambiente circostante, e per questo bisogna cercare il giusto rimedio per evitare conseguenze più gravi.
Le diverse competenze necessarie ad affrontare il tema (zoologi, botanici, fitopatologi ed esperti di gestione di siti protetti dalla Comunità europea afferenti ad Arpal, Corpo Forestale dello Stato, Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita dell’Università di Genova, Parchi e le strutture competenti di Regione Liguria) sono state convocate per una riunione tecnica presso l’Ufficio Parchi regionale il prossimo giovedì 8 settembre.
Al termine dell’incontro, in cui saranno illustrati e discussi i diversi aspetti da tenere in considerazione, verranno comunicate le eventuali azioni da intraprendere.