NEWS - RSA 2011 - Focus rifiuti
In Liguria nel 2010, nonostante la crisi e le iniziative di sensibilizzazione, la produzione annua di rifiuti urbani procapite è salita a circa 620 kg, superando complessivamente il milione di tonnellate. Di fatto, una famiglia di quattro persone l’anno scorso ha riempito di spazzatura un’intera stanza della propria casa…
Va sottolineato come il valore ligure sia un po’ più alto della media nazionale (532kg – dati Ispra 2009) non tanto per una particolare ricchezza o produzioni locali, quanto per il contributo della popolazione turistica che impatta in maniera significativa sulla produzione di rifiuti.
La raccolta differenziata media arriva al 26,53%, pari a 266.305 tonnellate, con un incremento di 40.562 tonnellate nell’ultimo biennio (carta, 89.183 tonnellate, frazione organica, 40.588 tonnellate, e vetro, 38.269 tonnellate, le voci più significative).
Scendono così a 704.064 tonnellate i rifiuti urbani avviati a discarica (in allegato la cartografia con le indicazioni di posizionamento e gestore di quelle liguri attive a dicembre 2010), di cui 490.824 tonnellate di materiali biodegradabili.
Discorso a parte meritano i rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi): nel 2009, su una produzione complessiva di oltre 2,5 milioni di tonnellate, solo 637.378 tonnellate sono state conferite in discarica. Il dato è in miglioramento nel 2010, sceso a 577.741 tonnellate (di cui 342.688 destinate a discariche specifiche per gli inerti); è addirittura la metà del 2008, quando vennero portate in discarica 927.604 tonnellate di speciali.
Nel dettaglio, mentre i rifiuti pericolosi hanno subito una riduzione (da 166.913 tonnellate nel2005 a77.679 nel 2009) - a testimonianza sia dell’introduzione di più efficienti sistemi di gestione ambientale della produzione, sia di una contrazione complessiva dell’attività del settore industriale - i rifiuti speciali non pericolosi risultano cresciuti. Tale incremento, determinato quasi prevalentemente dai quantitativi prodotti in provincia di Savona, è imputabile per il 40% del totale all'attività di bonifica dell'area ex Acna.
L’impegno locale per la raccolta differenziata cresce sensibilmente sia nelle tipologie di iniziative avviate, sia per i risultati conseguiti. Sono quaranta i comuni premiati per la gestione virtuosa dei rifiuti: Camporosso, Noli, Villanova d’Albenga, Pietra Ligure, Castelvecchio, Albenga hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 45% di differenziata. Inoltre, soprattutto comuni certificati ISO 14000 hanno sviluppato politiche integrate per la raccolta differenziata e per il contenimento della produzione dei rifiuti, ad esempio con le iniziative di acquisto verde.
Sui dodici indicatori scelti nella RSA 2011 per monitorare la situazione dei rifiuti in Liguria, tre rappresentano condizioni positive, una intermedia e otto negative, a testimonianza di un trend che, seppur in miglioramento nella maggior parte delle situazioni, necessita ancora di molto impegno da parte delle amministrazioni e dei cittadini: l’imperativo è cercare di ridurre alla fonte la quantità di rifiuti prodotti.
Per rifiuto si intende “Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi”; il rifiuto solido urbano proviene prevalentemente da abitazioni e pulitura delle strade; il rifiuto speciale deriva sostanzialmente da attività agricole, lavorazioni industriali e artigianali, commercio, sanità; i rifiuti pericolosi sono speciali e urbani non domestici caratterizzati da apposito asterisco nel Catalogo europeo dei rifiuti - Cer, il sistema internazionale di riconoscimento di 839 codici a sei cifre che individua un rifiuto in base al processo che lo ha generato.