Ostreopsis ovata: come è andata nel 2017?
Con i risultati del secondo giro di monitoraggio del mese di settembre, pubblicati sul sito www.arpal.gov.it, si chiude la stagione dell'Ostreopsis ovata, l'alga unicellulare potenzialmente tossica che Arpal controlla su 14 punti sentinella da giugno a settembre.
A metà luglio il momento “più caldo”, quando nel ponente genovese si sono superate le 57.000 cellule/litro; negli stessi giorni valori oltre la soglia delle 30.000 cellule/litro (individuata dal Ministero della Salute quale limite per l’intensificazione del monitoraggio) nel levante genovese e al confine con la Toscana.
Valori rapidamente scesi al mutare delle condizioni meteoclimatiche, indispensabili per la fioritura algale, che non sembra essersi verificata negli altri periodi estivi.
Ostreopsis ovata è una microalga delle Ostreopsidaceae, di probabile origine tropicale, individuata in diverse zone del Mediterraneo a partire dalla fine degli anni novanta.
Ostreopsis ovata è invisibile ad occhio nudo: le sue dimensioni variano fra i 27 e i 35 micrometri (μm) in larghezza e fra i 47 e i 55 μm in lunghezza (1 μm= 1 millesimo di millimetro); vive nei primi metri vicini alla riva, in acque poco profonde, ancorata alle macroalghe che popolano comunemente le scogliere; non si trova su sabbia e su fondali che degradano rapidamente.
In condizioni persistenti di alte temperature, elevato irraggiamento solare e scarso moto ondoso o riciclo delle acque, si può verificare la cosiddetta fioritura (o bloom) algale, fenomeno naturale con cui ogni cellula si duplica, aumentando di numero esponenzialmente in breve tempo. Durante la fioritura Ostreopsis risulta "visibile" anche ad occhio nudo, perché le cellule, riproducendosi, si accumulano a formare ammassi filamentosi di colore marrone-ruggine. Raggiunto il culmine della fioritura, il numero di cellule cala repentinamente.
Durante la fioritura questa microalga può, in alcune occasioni specifiche e ancora in fase di studio a livello internazionale, rilasciare una tossina identificata come ovatossina.
La fioritura è una condizione necessaria ma non sufficiente per il rilascio della ovatossina: ci sono stati episodi di tossicità con poche migliaia di cellule/litro, mentre altre fioriture con milioni di cellule/litro sono risultate innocue.
Gli effetti prodotti sull'uomo, causati dall'inalazione dell'aerosol marino, sono temporanei e rapidamente reversibili, e riguardano le prime vie respiratorie; solo episodicamente si sono registrati stati febbrili.
Il monitoraggio di Ostreopsis riprenderà a giugno 2018.
Guarda l'intervista alla responsabile mare Rosella Bertolotto.