Padivarma escursione termica (quasi) da record: alla scoperta di questo fenomeno
Nella giornata di mercoledì 23 marzo, la stazione di Padivarma (nel comune di Beverino, provincia di La Spezia) ha registrato una forte escursione termica (minima -5.7, massima 23.1, differenza 28.8 gradi).
Non si tratta del record assoluto che spetta ancora alla stazione di Padivarma con 30.2 gradi stabilito il 27 settembre 2018 (minima 0.9, massima 31.1).
Ma come mai si verificano situazioni del genere? I climatologi Arpal, Luca Onorato e Luca Rusca, ci aiutano, con le loro analisi, a comprendere meglio il fenomeno.
Infatti, in primavera ma soprattutto nel periodo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, le maggiori escursioni termiche vengono registrate in località dell’entroterra spezzino che hanno un clima continentale poco influenzato dall’effetto mitigante del mare. Così, mentre in costa le escursioni termiche sono in media tra 6 e 11 gradi, nell’interno, in alcuni mesi primaverili e soprattutto in estate si arriva a una differenza tra temperatura minima e massima che tocca valori anche tra 17-19 °C, con record che nella tabella mostrata hanno toccano i 28- 30 °C (serie storica dal 1961 al 2022). Da notare come i 5 record massimi si collochino tutti tra il 2018 e 2022.
Tracciando un quadro su scala regionale si può, dunque, evidenziare come le massime escursioni prevalentemente in due momenti dell’anno. Il primo è quello tra fine inverno/inizio primavera, l’altro è il periodo estivo (con maggiore escursione in settembre in cui, dopo la fase più calda, si verificano le prime discese instabili atlantiche con ingressi di correnti settentrionali).
Il valore registrato mercoledì’ 23 a Padivarma si inquadra in una zona dell’entroterra spezzino che risente poco, come già detto, dell’effetto mitigante del mare, nel contesto di un periodo secco e soleggiato come quello attuale. Siamo, poi, a cavallo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, con, dunque, un riscaldamento diurno legato a crescente soleggiamento e un significativo raffreddamento notturno amplificato dalla mancanza di nubi e umidità (che potrebbero mitigare la perdita di calore dalla superficie). In questi giorni, i cieli sereni e la presenza di correnti fresche e secche nord-orientali, di origine continentale, favoriscono ancora un significativo raffreddamento dopo il tramonto e nelle ore notturne.
Si nota come i valori record siano collocati quasi sempre nell’interno spezzino (zona continentale meno influenzata dal mare) e tutti si registrino dopo il 2018.
Nell’immagine il grafico con l’andamento delle temperature a Padivarma mercoledì 23 marzo.