Patto del mare
Ieri è stata una giornata importante per il mare, per tutte le realtà che lavorano alla sua tutela e valorizzazione. A Villa Bombrini è stato firmato il “Patto per il mare”, un accordo volontario aperto a ulteriori adesioni e contributi, che mira a creare un sistema di realtà in grado di agire per il bene di un elemento fondamentale per la vita ambientale, turistica ed economica della Liguria.
All’incontro che ha fatto da corollario alla firma, organizzato da Arpal e fortemente voluto dal direttore scientifico Rossella d’Acqui e dal presidente di Ispra (e del Consiglio Nazionale Snpa) Bernardo De Bernardinis, hanno partecipato il direttore generale Carlo Emanuele Pepe e l’Assessore Regionale all’ambiente Giacomo Giampedrone, che ha salutato l'Acquario e la Fondazione, i Carabinieri Subacquei, il Cnr-Ismar, l'Università di Genova, le Aree Marine Protette della Liguria, l'Enea, il Cima e l'istituto Idrografico della Marina: enti e associazioni che hanno aderito all'iniziativa fin dal primo momento.
Nel suo intervento il presidente De Bernardinis ha sottolineato come il mare sia stato inserito nel Sistema Nazionale di Protezione Ambientale su sollecitazione diretta del ministero. Un'attenzione che vede Ispra già in azione per dar vita a un progetto per il mare ampio e complessivo . Tanti gli aspetti sottolineati dal Presidente di Ispra “Questo patto del mare è un po’ un pesce pilota, una prima azione che deve diffondersi al resto del paese. Sono già stati individuati i tre nodi nazionali fondamentali per un lavoro sul mare il più possibile efficace sono Palermo, Genova e l’Alto Adriatico. Dobbiamo puntare su questi: come Ispra, ad esempio, abbiamo già distaccato alcune risorse in Arpal”
Dal canto suo il Direttore Scientifico di Arpal Rossella D’Acqui ha ribadito come il “Patto per il mare” sia frutto di un lavoro in comune già svolto ma di cui non c’era una reale evidenza: “In Liguria abbiamo una rete vera, forte – ha sottolineato – esplicitare i legami già creati rende più facile, nel nostro futuro, andare avanti perché tutti sapranno quali risorse e competenze possono essere messi a sistema. Un'iniziativa guardata con favore anche dalla dottoressa Maria Carmela Giarratano, direttore generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell'Ambiente, che vuole essere tenuta aggiornata sulle prossime azioni che metteremo in piedi, in vista di una sua presenza”.
La mattinata è proseguita con gli interventi degli altri firmatari del Patto: fra le curiosità, Simone Bava, direttore dell'Aree Marina Protetta di Bergeggi, che ha raccontato come nei pochi chilometri quadrati della riserva dell'isola siano stati identificate ben 55 specie di corallo sulle 117 presenti in Italia.
Alla fine tanta soddisfazione e la certezza che l’impegno comune per sviluppare le politiche legate al mare potrà dare frutti significativi.
Da Genova, da Arpal è partito un messaggio importante: insieme, in rete, si può vincere la sfida per il mare.