PCB: entro fine anno la comunicazione ad Arpal
Rimangono ancora un paio di mesi ai detentori di apparecchiature con PCB per inviare la comunicazione alla nostra agenzia.
Scade infatti il 31/12/2020 il termine per la comunicazione - sempre obbligatoria entro 10 giorni da variazione del numero di apparecchi e/o della quantità di PCB detenuto - che i detentori di apparecchiature di volume maggiore ai 5 dm3 e concentrazione di PCB compreso tra i 50 e 500 ppm sono tenuti a presentare alla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti (art. 3 D.Lgs. 209/99), cioè ad Arpal.
Si ricorda che i detentori sono tenuti a comunicare con cadenza biennale, o in qualunque momento (al più tardi entro 10 giorni) in caso di variazione del numero di apparecchi e/o della quantità di PCB detenuto.
Le comunicazioni devono essere inviate a:
ARPAL – Direzione Scientifica
Catasto Rifiuti c/o UO PCA
Questo il modulo da utilizzare.
I PCB (PoliCloroBifenili) sono sostanze chimiche riconosciute a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente. A causa della loro scarsa solubilità in acqua e della loro resistenza alla degradazione, essi tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti creando fenomeni di bioaccumulo lungo la catena alimentare. Essi presentano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana quali la tossicità per il sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità.
I PCB furono prodotti a partire dagli anni ’30 ed utilizzati come fluidi idraulici, additivi e fluidi diatermici per apparecchiature elettriche (principalmente trasformatori e condensatori).
A partire dagli anni ’70 se ne riconobbe la potenziale tossicità e ne venne vietata progressivamente la produzione.