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PCB: entro fine anno la comunicazione ad Arpal

Giovedì, 05 Novembre 2020

Rimangono ancora un paio di mesi ai detentori di apparecchiature con PCB per inviare la comunicazione alla nostra agenzia. 

Scade infatti il 31/12/2020 il termine per la comunicazione - sempre obbligatoria entro 10 giorni da variazione del numero di apparecchi e/o della quantità di PCB detenuto - che i detentori di apparecchiature di volume maggiore ai 5 dm3 e concentrazione di PCB compreso tra i 50 e 500 ppm sono tenuti a presentare alla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti (art. 3 D.Lgs. 209/99), cioè ad Arpal.

Si ricorda che i detentori sono tenuti a comunicare con cadenza biennale, o in qualunque momento (al più tardi entro 10 giorni) in caso di variazione del numero di apparecchi e/o della quantità di PCB detenuto.

Le comunicazioni devono essere inviate a:

ARPAL – Direzione Scientifica

Catasto Rifiuti c/o UO PCA

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo il modulo da utilizzare.

 

I PCB (PoliCloroBifenili) sono sostanze chimiche riconosciute a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente. A causa della loro scarsa solubilità in acqua e della loro resistenza alla degradazione, essi tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti creando fenomeni di bioaccumulo lungo la catena alimentare. Essi presentano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana quali la tossicità per il sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità.

I PCB furono prodotti a partire dagli anni ’30 ed utilizzati come fluidi idraulici, additivi e fluidi diatermici per apparecchiature elettriche (principalmente trasformatori e condensatori).

A partire dagli anni ’70 se ne riconobbe la potenziale tossicità e ne venne vietata progressivamente la produzione.

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