Mare più caldo, quattro nidi di Caretta caretta in Liguria in meno di due settimane
Estate 2025: in Liguria sono già quattro i nidi di tartaruga marina Caretta caretta individuati tra il 20 giugno e il 3 luglio. L’anno scorso, in tutta la stagione, erano stati cinque. Le nuove nidificazioni sono state confermate a Celle Ligure, Sestri Levante, Arma di Taggia e Zinola (Savona) e vengono monitorate dal GLIT (Gruppo Ligure Tartarughe), dai comuni interessati e altre associazioni di volontari.
Il fenomeno, sempre più frequente, potrebbe essere legato all’aumento della temperatura del Mar Mediterraneo. Le tartarughe scelgono spesso spiagge più fresche per deporre le uova. Questo spiegherebbe il numero crescente di nidificazioni lungo le coste liguri.
Dalla sabbia il futuro: il sesso dipende dalla temperatura
Un aspetto affascinante e meno noto è che il sesso delle tartarughe Caretta caretta è determinato dalla temperatura della sabbia durante l’incubazione, secondo un meccanismo biologico noto come TSD – Temperature-Dependent Sex Determination (Ackerman, 1997; Matsuzawa et al., 2002).
In generale, temperature inferiori a 28°C producono prevalentemente maschi, mentre sopra i 32°C nascono quasi esclusivamente femmine. Nel range intermedio tra 28 e 32°C, si sviluppano individui di entrambi i sessi. Anche l’umidità e altri parametri ambientali possono influenzare il risultato.
Per questo è importante monitorare con attenzione la temperatura dei nidi e le condizioni ambientali circostanti, poiché da questi fattori può dipendere l’equilibrio della popolazione sul lungo periodo.
Una tartaruga depone le uova sulla spiaggia di Zinola (SV), nella foto di un volontario
Quattro nidi, quattro storie
- Celle Ligure – 20 giugno
Il primo nido dell’estate è stato segnalato dai bagnini di uno stabilimento privato. È stato confermato da un naturalista Arpal. Le operazioni sono state condotte insieme al Comune e all’Associazione Menkab. - Sestri Levante – 27 giugno
Una tartaruga è stata vista risalire la baia delle Favole in serata. Il nido è stato verificato la mattina seguente dal GLIT (Gruppo Ligure Tartarughe), alla presenza della Guardia Costiera e del Sindaco. - Arma di Taggia – 2 luglio
Le tracce sono state individuate da una volontaria dell’Associazione Delfini del Ponente, che ha attivato la rete del GLIT. Il nido si trova sotto i lettini dello stabilimento balneare La Fortezza. - Zinola (Savona) – 3 luglio
Un esemplare è stato visto durante la deposizione all’alba. Il nido, vicino al Chiosco 11, è stato confermato nel pomeriggio dai biologi Arpal. Il Comune e la Fondazione CIMA hanno supportato la logistica.
Come si protegge un nido
Ogni nido è dotato di un data logger per registrare la temperatura. La zona viene delimitata e monitorata per evitare disturbi. In prossimità della schiusa, che avviene 40-45 giorni dopo la deposizione, viene predisposto un corridoio protetto fino al mare e attivato un presidio anche notturno.
La gestione e il monitoraggio sono affidati esclusivamente a enti autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: in Liguria, Arpal e l’Acquario di Genova.
Cosa fare in caso di avvistamento
Chi nota tracce sospette o tartarughe in deposizione deve contattare subito la Guardia Costiera al 1530 o il 112.
Il coordinamento passa quindi al GLIT, che garantisce l’intervento corretto e la protezione del nido.
Le tartarughe marine fanno parte del nostro patrimonio naturale. Proteggerle significa difendere la biodiversità del Mediterraneo e il futuro della vita nei nostri mari.
Per saperne di più, guarda il carosello [PDF, 2.3MB] preparato da Arpal.