Riorganizzazione Arpal, Assessore Giampedrone: "Grande fiducia nell'Agenzia"
Mercoledì, 12 Dicembre 2018
Nel 1998 Arpal iniziava la sua attività a tutela dell’ambiente regionale, ente pubblico “terzo”, riferimento per la Liguria sulle tematiche ambientali. Negli ultimi venti anni è cambiato il mondo, e non è un modo di dire: la tecnologia, il rapporto con la pubblica amministrazione, la sensibilità dei cittadini e la normativa.
“Sebbene ancora funzionale - dice Giacomo Giampedrone, assessore regionale all’ambiente - la struttura di Agenzia non era più così performante verso le nuove esigenze della società, ed è anche per questo motivo che Regione Liguria ha posto fra gli obiettivi della direzione la ri-organizzazione di Agenzia.
Dal primo dicembre Arpal ha avviato un percorso di cambiamento, già sperimentato in altre regioni, che sarà trasparente rispetto all’efficienza dei servizi svolti per la collettività, ma che inciderà profondamente nell’organizzazione del lavoro. Non esistono più i dipartimenti provinciali, sostituiti da quelli tematici Laboratorio regionale, Attività produttive e rischio tecnologico, Stato dell’ambiente e tutela dai rischi naturali . Non sparisce ovviamente il presidio sul territorio, perché le sedi sono invariate, ma si uniformano le procedure e si ottimizzano le competenze”.
La riorganizzazione parte dall’alto: il direttore generale mantiene, oltre al controllo di tutte le direzioni, una struttura di staff con i compiti di indirizzo dell’ente attraverso comunicazione e sicurezza; una struttura anche per il direttore scientifico che imposta l’attività tecnica garantendo il coordinamento e l’indirizzo dei dipartimenti tematici. Il direttore amministrativo, infine, garantisce il buon funzionamento di tutte le parti, dirigendo le strutture funzionali a tutta l’attività quali personale, affari generali, legali, informativi e, più in generale, quanto collegato alle risorse.
Nei dipartimenti tematici, accanto alle sollecitazioni locali, obbligatorio tenere conto dello scenario nazionale: il laboratorio multisito rinforza i poli di eccellenza in alcune specialità, garantendo l’adeguato supporto alla Regione ma anche al servizio di tutto il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. Ricordiamo la microscopia a scansione elettronica, la ricerca delle diossine e degli idrocarburi, gli inquinanti emergenti, i pesticidi, i materiali a contatto con cibo e persone, l’analisi degli olii e degli alimenti di origine non animale.
Le attività produttive e tecnologiche rispondono alla sfida dei controlli, con interventi mirati ad accertare il rispetto dei limiti e stato puntuale di grandi opere, verifiche impiantistiche di ogni tipo, rumore, radiazioni, campi elettromagnetici: attività svolte nella stessa maniera da Ventimiglia a Sarzana, in accordo a quanto succede da Aosta a Trapani.
Lo Stato dell’ambiente e tutela dai rischi naturali, infine, presiede alla conoscenza estesa del territorio: aria (con la nuova rete di monitoraggio della qualità) e acqua (che racchiude il mare e la geologia) sono i temi principali, complementari alla struttura di meteo e clima che, pur essendo solo il 10% delle attività di agenzia, rappresenta uno degli aspetti più conosciuti di Arpal.
“Si è tenuto conto - conclude Giampedrone - di quegli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità ormai indispensabili in una pubblica amministrazione al passo con i tempi. Il personale altamente qualificato dell’Agenzia è un valore aggiunto e pertanto, insieme alla riorganizzazione, stiamo lavorando alla crescita delle risorse umane. Arpal è un ente che deve accompagnare lo sviluppo del territorio affinché avvenga nel rispetto delle regole e dell’ambiente. Ho grande fiducia nell’operato di tutti i suoi professionisti, capaci in questi anni di seguire le evoluzioni tecniche e normative, adattando procedure di controllo, monitoraggio e supporto agli altri enti”.