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SEAsteMAR: ricerca, sicurezza e sostenibilità per il Mediterraneo

Venerdì, 28 Febbraio 2025
  • Biodiversità e pesca
  • Monitoraggio e intelligenza artificiale
  • Governance e cooperazione internazionale

Il 14 febbraio 2025, la Fortezza del Priamar di Savona ha ospitato l’incontro "Dal largo alle coste: effetti del cambiamento climatico sull’ambiente marino", nell’ambito del progetto SEAsteMAR. L’evento ha riunito esperti, istituzioni e ricercatori per discutere l’evoluzione dell’ambiente marino, il monitoraggio delle risorse e le strategie di governance per la sicurezza della navigazione e la tutela del mare.

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Francesca Giannoni (Arpal), Simonetta Negro (Comune di Savona), Alessio Piana (Regione Liguria), Elisabetta Trovatore (Arpal) e Luca Ferraris (Fondazione CIMA), che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra ricerca e amministrazioni per affrontare le sfide ambientali e valorizzare il Mediterraneo come laboratorio naturale per lo studio degli effetti del cambiamento climatico.

Le tre tavole rotonde hanno approfondito diversi aspetti legati alla gestione dell’ambiente marino.

Evento Seastemar Savona 14 febbraio 2025
L'incontro del progetto SEAsteMAR 14 febbraio 2025.

Biodiversità e pesca

Gli interventi di Laurine Gounot dell’Associazione MIRACETI e Davide Virzi dell’Area Marina Protetta di Bergeggi hanno evidenziato come il cambiamento climatico stia modificando la distribuzione delle specie marine e come strumenti come il visual census e la citizen science possano supportare la tutela della biodiversità. Lara Servetti (Legacoop Liguria) ha affrontato le sfide della pesca, tra cambiamenti climatici, riduzione della flotta e concorrenza internazionale, mentre Laura Castellano del Gruppo Ligure Tartaruge ha presentato le specie presenti nel Mediterraneo.

Monitoraggio e intelligenza artificiale

Andrea Cucco (CNR-IAS) ha illustrato l’importanza della modellizzazione oceanografica, affiancata da campagne di misura sul campo. Valerio Iafolla (IAPS) ha presentato OS-IS, un innovativo sistema di monitoraggio delle onde basato su accelerometri e machine learning, mentre Anne Molcard (Université de Toulon) ha mostrato come l’IA e i big data possano migliorare la gestione delle risorse marine.

Governance e cooperazione internazionale

Antonello Bruschi e Iolanda Lisi (ISPRA) hanno illustrato un sistema di previsione degli eventi di inquinamento a breve termine, mentre Milena Tempesta ha presentato le strategie del Santuario Pelagos per proteggere i cetacei dal traffico marittimo e dall’inquinamento acustico. Marco Rolandi (Regione Liguria) ha ribadito l’importanza della cooperazione transfrontaliera per la gestione sostenibile del mare.

Nelle conclusioni, Francesca Giannoni ha sottolineato la necessità di integrare modellistica, monitoraggio e intelligenza artificiale per migliorare la conoscenza dell’oceano. Ha inoltre evidenziato il ruolo chiave della comunicazione, che deve essere chiara e coinvolgente per i cittadini e utile per i decisori politici. Infine, ha ribadito l’importanza di capitalizzare sui progetti passati e promuovere la cooperazione internazionale per garantire continuità e risultati concreti nella protezione dell’ambiente marino.

SEAsteMAR si conferma così un modello di sinergia tra scienza, governance e tecnologia per affrontare le sfide del Mediterraneo. SEAsteMAR è un progetto finanziato dal I avviso del Programma Interreg Marittimo Italia Francia 2021-2027.

 

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