NEWS - Sversamento nello Scrivia - 3
A distanza di tre giorni dallo sversamento che si è verificato nella tarda mattinata di martedì 8 ottobre nello Scrivia all’altezza di Busalla, i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure hanno effettuato un’altra serie di campionamenti.
I risultati dei campioni di ieri, prelevati a valle dell’ultima barriera, confermano la diminuzione della presenza di idrocarburi nell’acqua, scesi quasi ai limiti di rilevabilità strumentale. Negativi anche gli esami ecotossicologici dei campioni prelevati circa quarantotto ore dopo lo sversamento: la vitalità delle pulci d’acqua non ha dato segnali di sofferenza.
Ancora presenti nelle anse del torrente numerosi pesci morti, sebbene siano stati osservati nuovamente anche diversi esemplari vivi.
Arpal si riserva di continuare il monitoraggio ambientale delle acque dello Scrivia, valutando anche l’opportunità di estendere i controlli ai terreni confinanti con l’alveo del fiume.
Genova, 11/10/2013
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Arpal continua ad operare sullo Scrivia, a seguito dello sversamento che si è verificato nella tarda mattinata di martedì 8 ottobre all’altezza di Busalla.
Anche oggi tecnici dell’Agenzia proseguiranno nelle attività di indagine, ed effettueranno campionamenti a monte e a valle delle barriere che sono state sistemate lungo il corso del torrente.
Il trend dei risultati dei campionamenti eseguiti a valle dell’ultima barriera mostra una netta diminuzione della concentrazione di idrocarburi presenti in acqua: un segnale che testimonia l’efficacia delle opere di difesa messe in atto, ma che tuttavia non consente di abbassare la guardia. Tali sostanze non devono essere presenti nelle acque cosiddette “superficiali”.
La sostanza sversata è un detergente che, dopo un certo numero di ore, tende a rilasciare gli idrocarburi catturati nella sua azione di dilavamento.
Oltre alla ricerca della presenza di questo detergente mischiato agli idrocarburi, per cui i tecnici del laboratorio hanno applicato una tecnica ad hoc, su alcuni dei campioni odierni verranno eseguiti test di ecotossicità ambientale, con l’utilizzo delle cosiddette pulci d’acqua: come previsto nelle prime ore dopo lo sversamento, infatti, sono stati individuati alcuni tratti di fiume con decine di pesci morti.
Il monitoraggio ambientale dello Scrivia andrà avanti, anche in collaborazione con i tecnici dell’Arpa Piemonte, fino a quando la situazione sarà tornata alla normalità; appena disponibili, verranno comunicati ulteriori risultati delle analisi.
Genova, 10/10/2013
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Nella tarda mattinata di ieri una squadra di tecnici Arpal, intenta nell’attività di monitoraggio ambientale dello Scrivia, ha notato la presenza di una anomala colorazione lattiginosa e di schiume superficiali.
Sono state immediatamente attivate le procedure che solitamente si mettono in campo in situazione di sversamento: gestione dell’emergenza, campionamento, allertamento degli altri enti, supporto alle azioni di contenimento e ripristino.
In particolare, sono stati avvisati gli ispettori territoriali del Dipartimento di Genova, il laboratorio multisito dell’Agenzia che coinvolge i quattro dipartimenti liguri, i colleghi dell’Arpa Piemonte. Lo Scrivia infatti nel tratto piemontese alimenta i pozzi di emungimento per gli acquedotti di Novi e Tortona.
Arpal ha effettuato campionamenti a monte e a valle dello sversamento, e continuerà anche nei prossimi giorni il monitoraggio per verificare l’efficacia delle azioni di contenimento adottate (panne, barriere artificiali, etc).
Dai primi accertamenti sembrerebbe trattarsi di un particolare detergente, utilizzato per la pulizia delle cisterne e delle tubazioni, capace di catturare temporaneamente gli idrocarburi. Tale sostanza, dopo un certo numero di ore, tende a liberare nuovamente l’idrocarburo raccolto.
Al momento non sono state evidenziate morie di pesci, ma non si esclude che possano verificarsi.
Quando disponibili, verranno comunicati i risultati delle analisi dei laboratori, per alcune delle quali servirà qualche giorno.
Genova, 09/10/2013