Terzo Valico - la parola agli enti di controllo
10.000 ore di lavoro, 500 sopralluoghi e altrettanti campioni prelevati per qualità dell’aria e amianto, scarichi idrici, acque superficiali e sotterranee, biodiversità, rumore e rifiuti.
Questi sono solo alcuni dei numeri presentati da Arpal all’incontro organizzato ad Alessandria dall’Osservatorio Terzo Valico - La gestione degli impatti ambientali nei lavori del terzo valico: la parola agli enti di controllo.
Un momento di confronto con i cittadini, che hanno potuto rivolgere ai tecnici delle due agenzie per l’ambiente impegnate sull’opera - Liguria e Piemonte - domande sugli aspetti ambientali del Terzo Valico.
L’esposizione all’amianto è il principale rischio percepito. Pur essendo un tema di carattere strettamente sanitario, è stato affrontato anche dalle Arpa, e si è cercato di ridurlo applicando la filosofia “zero fibre all’esterno della galleria”: le tecniche di lavoro implementate dal tavolo Arpal-Asl-Cociv e le indicazioni del protocollo amianto stanno dando i risultati attesi. Sono valse addirittura la menzione speciale per la sicurezza all’Ita Tunnelling Awards 2018, la notte degli oscar di chi realizza gallerie, che si è svolta a novembre in Cina.
Ma non solo: Arpal ha illustrato quanto fatto per la protezione delle risorse idriche e i controlli sulle terre e rocce da scavo, mentre Arpa Piemonte ha fugato ogni dubbio sull’utilizzo dei tensioattivi nelle operazioni di scavo.
L’incontro di Alessandria è stata l’occasione per salutare il Commissario Iolanda Romana, dimissionaria dopo aver svolto il suo lavoro: l’osservatorio ambiente del terzo valico una macchina avviata con un metodo innovativo, che ora si può guidare senza poteri commissariali.