Un software per analizzare i parametri biologici dei fiumi liguri
Arpal, per svolgere al meglio le molteplici attività che rientrano nelle sue competenze, aggiorna costantemente le risorse informatiche, sia hardware che software a propria disposizione. Un compito che si affianca a quello, particolarmente importante in questi anni di pandemia, volto a garantire la massima funzionalità dell’ente anche attraverso gli strumenti informatici che consentono di lavorare da remoto.
In quest’ottica si inserisce l’acquisizione della versione più aggiornata del software Omnidia; si tratta di uno strumento essenziale per il monitoraggio dello stato di qualità ambientale dei corpi idrici fluviali. Un compito affidato ad Arpal come ente tecnico di supporto da Regione Liguria, ai sensi del D.lgs 152/2006.
Omnidia è utilizzato per elaborare gli Indici per l’Elemento di Qualità Biologica (EQB) relativo alla comunità diatomica dei corpi idrici superficiali interni (ovvero, appunto, i fiumi). Un dato che Arpal sarà in grado di ottenere con maggiore efficacia, in linea con quanto svolto dalle altre Agenzie che fanno parte del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA). L’aggiornamento include un numero più elevato di specie, contiene l’aggiornamento più recente della nomenclatura tassonomica e delle sinonimie attualmente in uso e consente un’elaborazione più rapida ed efficace dei dati.
L’annuale campagna di monitoraggio dei parametri biologici prevede l’analisi delle differenti comunità biologiche: macrofite (vegetali acquatici), diatomee (alghe unicellulari) e macrobenthos (invertebrati che vivono sul fondo dei corsi d’acqua).
L’analisi avviene in diverse fasi: campionamento, valutazione della consistenza della comunità attraverso differenti metodologie (conteggio, valutazione delle superfici di ricoprimento), analisi della composizione della comunità tramite l’identificazione tassonomica dei gruppi (famiglie, generi, specie che la compongono).
Ogni anno vengono effettuati tre campionamenti di macrobenthos, due di macrofite e due di diatomee (in contemporanea con il macrobenthos).
I dati ottenuti vengono infine elaborati per l’applicazione di indici sintetici specifici per ogni tipologia di comunità; gli indici tengono conto della consistenza della comunità e della sua composizione specifica, valutando il grado di sensibilità dei differenti gruppi sistematici ai diversi fattori di disturbo. Gli indici tengono conto anche di alcuni parametri chimici: sono soprattutto indicatori di eutrofizzazione e inquinanti organici.
Una volta ottenuta la sintesi di questi dati è possibile valutare lo stato di qualità biologico dei corsi d’acqua indagati secondo una scala predeterminata: elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo.
I programmi di monitoraggio, stabiliti annualmente, verificano lo stato di qualità ambientale dei corpi idrici e valutano il raggiungimento o meno di un buono stato ambientale.