Oggi 22 maggio è la Giornata mondiale della Biodiversità
Oggi 22 maggio è la Giornata mondiale della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite nel 1992 per celebrare la Biodiversità, la ricchezza della vita – a livello di ecosistemi, specie e geni – sul nostro Pianeta.
Quest’anno la giornata è dedicata al tema “Essere parte del piano” (“Be part of the plan”), cioè un invito all’azione indirizzato a tutte le parti interessate per fermare e invertire la perdita di biodiversità, sostenendo l’attuazione del Kunming-Montreal global biodiversity framework, denominato The biodiversity plan, e che era stato approvato dalla COP15 (Conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica) nel dicembre 2022, in quanto strategia globale per la biodiversità per i prossimi decenni.
La biodiversità comprende la varietà di tutte le forme di vita sulla terra, elementi essenziali per il sostentamento e per il benessere umano. Ogni specie, dalle più grandi alle più microscopiche, svolge un ruolo significativo nell'ecosistema, contribuendo a servizi ecosistemici come la produzione di cibo, la purificazione dell'aria e dell'acqua, la fertilità del suolo e il controllo dei parassiti e delle malattie.
La tutela della biodiversità è una delle attività storiche di Arpal: infatti, uno dei principali compiti istituzionali in capo all’Agenzia è quello di fornire un supporto tecnico-scientifico per lo svolgimento della Valutazione di incidenza alle Autorità Competenti; quest’attività si somma alla produzione di numerosi pareri in ambito di VIA e di VAS, richiesti dal momento che la biodiversità è una materia trasversale a tutte le altre tematiche ambientali. Arpal coadiuva inoltre la Regione in tutte le attività legate alla tutela ed alla gestione della Rete Natura 2000, come monitoraggi di specie ed habitat- anche utilizzando metodi innovativi (Dna Ambientale o bioacustica) – rendicontazioni periodiche dei dati naturalistici finalizzate all’aggiornamento degli archivi europei, attività di controllo su aspetti naturalistici legati all’attuazione di piani e progetti. Partecipa inoltre a numerosi progetti comunitari, anche come capofila, attivando collaborazioni nazionali ed internazionali, con lo scopo di salvaguardare e valorizzare la biodiversità ligure. Collabora inoltre con Ispra e con le altre Agenzie nell’ambito del Snpa (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente) e in particolare della rete tematica sulla Biodiversità, che si occupa di argomenti legati a specie, habitat, aree protette, specie aliene, carta della natura e infrastrutture verdi.
Dal 2009 Arpal gestisce l’Osservatorio della biodiversità ligure (Li.Bi.Oss.) che ha il compito di acquisire ed organizzare i dati inerenti il monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie d’interesse comunitario, nazionale e regionale raccolti dai vari soggetti che operano sul territorio ligure. Proprio grazie alla presenza di Li.Bi.Oss., all’interno del progetto “Aliem” l’Agenzia ha creato una struttura permanente di soggetti competenti e attivi sul territorio che dopo una formazione svolgono funzione di sentinella ( gli stakeholder )per il monitoraggio di specie aliene e aliene invasive, con una banca dati fruibile da tutti. Chiunque può trasmettere una segnalazione all’Osservatorio a seguito di uno speciale avvistamento seguendo i dettagli sul sito (Li.Bi.Oss. - Arpal (regione.liguria.it)).
Tra le specie aliene più frequenti in Liguria? La vespa velutina (proveniente dall’Asia e avvistata in Liguria la prima volta nel 2013), il parrocchetto dal collare (In Italia dagli anni ’70, in Liguria avvistato nella città di Genova, Chiavari e Rapallo), la testuggine dalle guance rosse/gialle (proveniente dell’America del Nord e diffusa in Liguria a macchia di leopardo, più frequente nel levante) per quanto riguarda la fauna; l’ailanto, il poligono del Giappone o il fico degli Ottentotti per quanto riguarda la flora. Queste specie aliene causano perdita di biodiversità autoctona, attraverso predazione, competizione e trasmissione di patologie alle specie locali. Lo scopo dello studio e del monitoraggio della biodiversità è quello di conoscerla per tutelarla, anche al fine di beneficiare in modo sostenibile dei servizi ecosistemici che la natura offre all’uomo.