Rischi meteo in montagna, un corso per guide alpine e accompagnatori
Una giornata nel Parco del Beigua ha unito teoria e pratica: i meteorologi Arpal hanno spiegato come leggere strumenti e segnali del cielo per prevenire rischi in montagna.
Venerdì 26 settembre si è svolta al Rifugio Pratorotondo una lezione sul campo dedicata ai rischi meteo in montagna, organizzata da Arpal insieme al Collegio delle Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna della Liguria.
All’incontro, che rientra tra le attività di formazione permanente e consente di ottenere i crediti necessari per mantenere l’iscrizione all’albo professionale, hanno partecipato circa 15 professioniste e professionisti, provenienti principalmente da Liguria e Lombardia.
Durante la mattinata i meteorologi Arpal hanno approfondito diversi aspetti:
- Circolazione atmosferica di base: i meccanismi che regolano il movimento delle masse d’aria e la formazione dei principali fenomeni meteo, per capire come evolvono le condizioni in montagna.
- Strumenti utili sul campo: dall’Omirl, il portale dell’Osservatorio Meteo Idrologico della Regione Liguria all’applicazione Meteo 3R, sviluppata in collaborazione con le regioni Piemonte e Lombardia. Inoltre sono molti i portali di riferimento a seconda della regione che possono essere consultati per restare informati sulle condizioni meteorologiche, come ad esempio MeteoSvizzera, MeteoFrance o Meteo Trentino;
- Come riconoscere dalle immagini del radar meteorologico le strutture potenzialmente pericolose: celle temporalesche, temporali organizzati e stazionari, linee di instabilità e altre configurazioni che possono trasformarsi in situazioni critiche sul terreno.
- Uso di modelli e strumenti di nowcasting: consultare in tempo reale dati e mappe per valutare lo sviluppo dei fenomeni e prendere decisioni immediate sul campo.
- Significato dell’allerta meteo a colori: le specificità idrogeologiche del territorio ligure, l’incertezza della previsione, come leggere i messaggi ufficiali di protezione civile e quali comportamenti adottare in caso di allerta o maltempo improvviso.
Nel pomeriggio la teoria ha lasciato spazio all’osservazione diretta: dal riconoscimento delle nuvole nelle immagini allo studio del cielo sul campo. Altre attività formative sul campo sono previste prossimamente in collaborazione con il Collegio delle Guide Alpine.
Inoltre, i meteorologi e gli idrologi di Arpal sono a disposizione per organizzare incontri con scuole, enti e associazioni, come accaduto recentemente con l’evento Porte Aperte al Centro Meteo: diffondere la cultura del meteo è fondamentale per promuovere comportamenti di autoprotezione e aumentare la sicurezza collettiva.