Arpal e il nuovo digitale terrestre
Da mercoledì 20 ottobre alcuni canali televisivi saranno visibili solo in alta definizione: si avvia così il secondo switch off* della televisione digitale terrestre in Italia (il primo era avvenuto tra il 2008 e il 2012).
L’Unione Europea infatti ha imposto a tutti gli stati membri di liberare la banda 700 MHz, destinata al 5G per il traffico dati mobile.
Dal punto di vista tecnico, pareri e impegno “sul campo” non cambiano per Arpal, che continua nella sua attività di supporto tecnico-scientifico a Regione e Comuni, oltre a svolgere azione di controllo sul territorio: ogni modifica a impianto telefonico già esistente e ogni nuova antenna installata in Liguria – anche per il 5G - è preventivamente verificata, per valutare il rispetto dei limiti imposti dalla normativa sull’esposizione ai campi elettromagnetici (6 volt/metro nel caso più restrittivo).
L’unico lavoro extra richiesto ad Arpal dallo “switch off” riguarda l’aggiornamento del catasto dei campi elettromagnetici, effettuato su mandato di Regione Liguria e recentemente digitalizzato allo scopo di snellire e velocizzare i tempi “burocratici” relativi alle diverse pratiche.
*nel dettaglio, entra in vigore il nuovo standard DVB T2, che prevede il passaggio dalla codifica Mpeg-2 alla Mpeg-4. Tutte le emittenti televisive nazionali e locali dovranno cambiare frequenza, adottando il nuovo standard più efficiente rispetto all’originario DVB T e riducendo i MUX (il sistema con cui più canali vengono diffuse sulla stessa frequenza). Il DVB T2 consente, infatti, di risparmiare banda ed avere una miglior qualità video e audio per i canali anche in alta definizione.