Arpal e alcune prospettive future di qualità dell'aria
Passando dalle parti dell’incrocio fra Corso Europa e via San Martino, i più attenti cittadini avranno notato l’installazione di nuova strumentazione nei pressi della centralina fissa di misura della qualità dell’aria.
L’ultimo arrivato da quelle parti è uno strumento innovativo, capace di misurare in tempo reale le polveri sottili, determinando al tempo stesso il carbonio elementare (detto tecnicamente Black Carbon).
Si chiama Giano BC1, prodotto dalla Dado lab di Milano, e verrà testato per due settimane insieme all'altra strumentazione ufficiale di riferimento per le misure di qualità dell’aria (i cui dati possono essere consultati qui).
L’aerosol urbano, infatti, è composto in maniera prevalente dal particolato carbonioso (unione di carbonio elementare e carbonio organico), che deriva soprattutto dalla combustione. Giano BC1 racchiude le funzionalità di due differenti strumenti, permettendo di tracciare l’andamento orario della concentrazione di carbonio elementare durante la giornata.
Non si tratta di un parametro richiesto dalla normativa attuale, ma il carbonio elementare è uno degli aspetti attenzionati dall’Organizzazione mondiale della sanità nelle linee guida sulla qualità dell’aria rilasciate l’anno scorso.
Fra due settimane lo strumento verrà spostato a Cairo Montenotte (SV) in Località Mazzucca, per avere possibilità di confrontare le sue prestazioni in un sito industriale, oltre che in una postazione da traffico, come quella di Genova Corso Europa.
Per chi volesse conoscere qualche aspetto tecnico in più...
"Giano BC1 è anche un campionatore di PM2.5 e permette di sfruttare una caratteristica distintiva e fondamentale per la tracciabilità dei dati durante il campionamento mediante lettura dei portafiltri.
Oltre al tradizionale campionatore sequenziale di PM a basso volume, integra un sistema ottico che permette di tracciare l'andamento orario della concentrazione di BC durante il giorno, misurata in continuo durante il campionamento nel PM accumulato sul filtro; la concentrazione di PM può essere ottenuta anche mediante analisi gravimetrica standard. Il set-up ottico, a monte del filtro, è composto da un laser a unica lunghezza d'onda (λ = 635 nm) e un fotodiodo, disposto in modo da ricevere la luce retrodiffusa dalla superficie del filtro ad un angolo fisso e di valutare la concentrazione di BC dalla misura della riflettanza delle polveri raccolte sul filtro. Dopo il campionamento e la determinazione gravimetrica del PM, lo stesso filtro può essere inviato ad altre analisi composizionali".