Monitoraggio pollini e spore fungine
Il monitoraggio
Arpal svolge un monitoraggio costante del polline e delle spore fungine presenti nell’aria, in tutte e quattro le province liguri, con particolare interesse per quei tipi di polline e di spore che generalmente, sul nostro territorio, hanno dimostrato di causare disturbi allergici a molte persone. Quasi la metà di tutte le allergie sono, infatti, dovute a pollini di erbe (graminacee, parietaria, composite, etc.) o alberi (betulla, nocciolo, ontano, cipresso, faggio, olivo, etc.) In Italia si stima che sia affetto da pollinosi almeno il 7-10% della popolazione.
Gli esiti del biomonitoraggio vengono pubblicati settimanalmente, corredati da un commento aerobiologico e da osservazioni allergologiche, in modo da essere d’aiuto sia agli allergici che ai medici. Il bollettino e i calendari stagionali vogliono, infatti, costituire supporto per la diagnosi (il paziente può mettere in relazione l’insorgenza dei disturbi con i dati pubblicati e procedere ad effettuare test specifici) e per la terapia (periodo di somministrazione dei farmaci), nonché fornire indicazioni utili agli allergici che provengono da fuori regione.
Bollettino pollinico regionale
Ogni settimana Arpal pubblica sul sito di POLLnet -la Rete Italiana di Monitoraggio Aerobiologico- l'aggiornamento del bollettino regionale con i dati forniti, e consultabili separatamente, delle diverse stazioni di rilevamento sul territorio ligure.
Nella mappa nazionale è possibile consultare i bollettini e i calendari pollinici di tutte le stazioni di riferimento. Per la regione Liguria sono disponibili i dati di Genova, Savona, Imperia e La Spezia.
Tecnica di monitoraggio
La misura di pollini e spore fungine avviene con un campionatore impatto tipo LANZONI, che raccoglie il materiale aerodiffuso, avente diametro compreso tra i 5-200 µm su nastro plastico e ne fornisce, dopo lettura a microscopio ottico, i dati di concentrazione a metro cubo d’aria (grammi /m3). Il suo principio di funzionamento si basa sulla aspirazione volumetrica regolare e continua che simula quella umana media (10 litri/minuto).
Scendendo nel dettaglio, all'interno dello strumento ruota, grazie ad un sistema ad orologeria, un tamburo con una autonomia di sette giorni, che compie quindi settimanalmente una rivoluzione completa.
Sul tamburo viene arrotolata una striscia di plastica trasparente, cosparsa di silicone fluido, che avrà una funzione "collante" nei confronti del materiale aerobiologico aspirato dallo strumento. Il campionatore, per effettuare in modo corretto tale aspirazione (10 litri/minuto), è munito di una banderuola che gli permette di posizionarsi frontalmente al vento in modo da veicolare, attraverso una fenditura, le particelle sul nastro cosparso di silicone. La pompa dispone di una alimentazione elettrica o a pannelli solari, e ne viene controllata la regolarità di aspirazione tramite un flussimetro.
Una volta alla settimana viene sostituito il nastro campionatore "sporco" con uno "pulito". Quello sporco con il materiale aerobiologico incollato, viene suddiviso (tagliato fisicamente) in sette parti, ciascuna rappresentante un giorno della settimana. Tali porzioni vengono osservate al microscopio ottico per il riconoscimento e la conta statistica del polline, che può durare 4-8 ore per un operatore appositamente formato.
Utilizzando una formula che tiene conto del diametro del campo del microscopio, dell’ingrandimento usato e del numero di righe esaminate si ricava il "fattore di conversione" che, moltiplicato per il numero di particelle conteggiate, fornisce la concentrazione media per m3 d’aria. I pollini catturati dal campionatore, e letti dall'operatore al microscopio ottico per famiglia di appartenenza, vengono così espressi in concentrazioni giornaliere (granuli/m3).
Le apparecchiature di campionamento sono normalmente situate a circa 12-20 m dal suolo, per lo più su un terrazzo elevato o su un tetto facilmente accessibile e lontano da costruzioni che possano modificare fortemente la circolazione atmosferica locale. L'area monitorata da un campionatore posto a tale altezza è di circa 10-20 km di diametro. Aumentando l'altezza aumenta il diametro dell'area sulla quale insiste il monitoraggio.
Gli operatori addetti operano seguendo il "Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore fungine aerodisperse" (depositato in UNI con codice U53000810) del Prof. Paolo Mandrioli - Istituto di Scienze dell'Atmosfera e dell'Oceano (ISAO) CNR, Bologna.
Aerobiologia
L'aerobiologia è la disciplina che studia le particelle di origine biologica nell'atmosfera (polline, spore fungine, batteri, virus, acari, licheni, alghe, frammenti di insetti ecc.) in relazione anche ai loro effetti sull'ambiente (piante, animali, uomo e opere d'arte). La formazione di tale bioaerosol è un fenomeno che si verifica spontaneamente in natura là dove esistono attività biologiche esposte ai movimenti dell'aria.
Alle sorgenti naturali si aggiungono quelle attivate dall'uomo attraverso le colture, le pratiche agricole, gli allevamenti zootecnici, la produzione ed il trattamento dei rifiuti solidi e delle acque reflue ed alcune attività industriali.
Calendari stagionali
I calendari stagionali sono costruiti sui dati di monitoraggio pluriennale e sono consultabili per le stazioni di Genova, Savona, La Spezia e Imperia.
Essi illustrano l’andamento stagionale della produzione pollinica delle principali famiglie di specie arboree ed erbacee e della diffusione di spore fungine del genere Alternaria che possono essere causa di disturbi allergici.
La valutazione è indicativa della quantità di polline e non fornisce il valore di soglia scatenante la reazione allergica, che può variare da individuo ad individuo.
Per una valutazione a scala nazionale si possono anche consultare i calendari AIA, che sono stati elaborati dall’Associazione Italiana di Aerobiologia su aggregazioni di dati, tra cui quelli di Arpal, suddivisi nelle aree climatiche italiane (la Liguria appartiene al Nord Tirreno). L'Associazione Italiana di Aerobiologia coordina dal 1985 la Rete Italiana di Monitoraggio in Aerobiologia (RIMA), che è costituita da Centri di Monitoraggio distribuiti in tutto il territorio nazionale e localizzati presso Università, Cliniche Universitarie, Aziende Sanitarie Locali, Ospedali, Istituti e Orti Botanici, Agenzie Ambientali.
Galleria pollini
Il microscopio a scansione elettronica è capace di svelare panorami unici, inimmaginabili persino dagli oggetti più semplici.
In questa pagina ecco alcune immagini di pollini, osservati alla dimensione dei micrometri, ossia millesimi di millimetro.
A questa grandezza si possono notare dettagli caratteristici che permettono al polline di rimanere attaccato agli animali "impollinatori" o di essere trasportati dal vento.
Le ultime due fotografie a colori, invece, sono state realizzate dai colleghi dell'Arpa Campania al microscopio ottico, con "soli" 400 ingrandimenti.
Per informazioni: tel. 010 64371 -