Approfondimenti
Effetti del lockdown sulla qualità dell'aria in Liguria
Dopo la graduale ripresa delle attività seguita alle misure restrittive decise per contenere la diffusione del Covid-19, Arpal ha realizzato un report per analizzare gli effetti del cosidetto lockdown sulla qualità dell'aria in Liguria.
Il report è arricchito da tre appendici grafiche:
Monitoraggio aria La Spezia
La gestione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria presente in Provincia della Spezia è affidata ad Arpal secondo quanto indicato nella Convenzione firmata in data 28/12/15 tra Enel Produzione Spa, Provincia della Spezia, Comune della Spezia ed Arpal nei successivi aggiornamenti.
Nella mappa sottostante sono indicate le postazioni di misura presenti sul territorio spezzino.
Dai link in elenco è possibile accedere alle principali informazioni relative alle stazioni attualmente operative (indicate in verde):
Arpal ha a disposizione 2 Laboratori Mobili per il monitoraggio della Qualità dell’Aria (uno di Autorità Portuale della Spezia) attrezzati con strumentazione di ultima generazione; a seguito di accordi con gli Enti Locali ogni anno Arpal effettua, sulla base di indicazione di questi ultimi, campagne della durata di circa 30 giorni, di norma:
Laboratorio Mobile Arpal (operativo da 03/2012) |
Laboratorio Mobile Autorità Portuale (operativo da 05/2009, in uso ad Arpal da 03/2011) |
I dati acquisiti dai vari strumenti automatici sono accessibili e consultabili sul sito di Regione Liguria come dati grezzi, cioè a monte del primo processo di validazione effettuato da parte dei tecnici dipartimentali. I dati di qualità dell'aria vengono per la maggior parte misurati in modo automatico e proprio perché gli analizzatori funzionano "da soli" è necessario che i valori risultanti vengano sottoposti ad una serie di verifiche da parte degli operatori volte a garantirne l'attendibilità.
La prima verifica viene effettuata dal gestore della rete (dunque presso il Dipartimento della Spezia) dove vengono individuate le situazioni evidentemente anomale, attivando anche interventi volti a verificare il corretto funzionamento degli strumenti di misura. Queste verifiche avvengono per quanto possibile con periodicità quotidiana ed a valle di queste avviene la pubblicazione sul sito di Ambiente in Liguria del dato con il flag di primo livello di validazione (validato COP).
Un’ulteriore verifica viene effettuata a livello regionale (presso le strutture della Direzione di Genova) considerando intervalli temporali più lunghi (qualche mese), anche effettuando comparazioni con quanto misurato in stazioni analoghe di altre province e con i dati storici.
Al fine di garantire la qualità dei dati ai sensi del D.Lgs. 155/2010 la strumentazione della rete è sottoposta a manutenzione secondo due differenti modalità operative:
- preventiva, che comprende interventi programmati con periodicità minima quindicinale volti a prevenire eventuali malfunzionamenti e a verificare che gli strumenti operino all’interno delle specifiche di funzionamento,
- correttiva, a seguito di guasti rilevati dal personale che si occupa della validazione e che prevedono la soluzione del problema entro i 2 giorni lavorativi successivi alla segnalazione stessa.
- Estratto del capitolato relativo all’ultimo contratto di manutenzione vigente dove sono meglio descritte le attività contrattualmente previste per la manutenzione rete di Qualità dell’Aria
- Nota inviata il 14/04/2014 dal Direttore del Dipartimento della Spezia al Comune e alla Provincia in merito allo stato della rete di monitoraggio della qualità dell'aria.
- Nota Arpal del 01 febbraio 2016 (con relativo allegato) in merito ad "Evento di dispersione di polvere di carbone presso il molo ENEL denunciato dal Comitato Spezia Viadalcarbone (Prot. ARPAL 1959 del 26/01/16)".
- Aspetti dei monitoraggi e controlli ARPAL sulle emissioni in atmosfera della centrale CTE ENEL E. Montale.
- Presentazione "La Spezia: qualità dell’aria e monitoraggi AIA ENEL", in cui vengono sinteticamente illustrati alcuni aspetti dei monitoraggi della qualità dell'aria ARPAL -Dipartimento della Spezia con particolare riferimento alle prescrizioni 14,15 e 18 della centrale CTE ENEL E. Montale.
- Ulteriori informazioni su questa attività si possono trovare nel video con alcune immagini dei tecnici Arpal in azione presso le postazioni.
Vengono effettuate anche attività di monitoraggio ad hoc su particolari situazioni potenzialmente critiche; qui nel seguito le principali realizzate nel corso degli ultimi anni:
- Studio di Source Apportionment di PM10 presso i siti di Fossamastra e Maggiolina (2017-2021).
- Campagne con deposimetri in aree retro-portuali (ottobre 2009 ÷ marzo 2010);
- Monitoraggio PTS zona Fossamastra (aprile 2012 ÷ giugno 2012);
- Analisi qualitativa campioni di polveri depositate su superfici esposte nella zona est della Spezia (campioni del 10/2012 e 07/2013) e allegati.
Fumi delle navi
Da siversi anni vengono effettuate valutazioni periodiche (riferite principalmente alla stagione estiva) dell’impatto dovuto alle emissioni delle navi da crociera nell’area urbana prossima al Molo Garibaldi/Calata Paita:
- nota nr. 26861 del 06/10/2016;
- nota nr. 20272 del 11/07/2017 ed allegato;
- nota nr. 2306 del 24/01/2018 ed allegato;
- nota nr. 29018 del 02/10/2018 ed allegato;
- nota nr. 8790 del 27/03/2019;
- nota nr. 24199 del 19/08/2019;
- nota nr. 19835 del 23/07/2020;
- nota nr. 28340 del 20/10/2020;
- nota nr. 9218 del 31/03/2023 (incluso allegato);
- nota nr. 13058 del 10/05/2023 (incluso allegato);
- nota nr. 15668 del 01/06/2023 (incluso allegato).
AIA Enel La Spezia
La Centrale ENEL Eugenio Montale della Spezia ha ricevuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per il suo esercizio con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 06/09/2013 (prot. 0000244). Nel paragrafo 10 del parere della Commissione Istruttoria IPPC, parte integrante della AIA, sono contenute una serie di prescrizioni.
Nel dettaglio la prescrizione 14 del parere della Commissione Istruttoria IPPC prevede:
“Si prescrive l’implementazione di campagne annuali di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche, da realizzarsi con ARPAL e Amministrazione Comunale, per il dosaggio di metalli (As, Pb, Cd, Ni, V, Cu, Cr, Mn, Hg e Tl), IPA cancerogeni, diossine e furani e PCB, con particolare riferimento a dioxin like. Anche garantendo la piena collaborazione con Enti Locali ed ARPAL per l’attualizzazione dell’esistente PRQA”.
Successivamente, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con decreto del 06/12/2019 (prot. 0000351) ha provveduto al riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con il decreto sopracitato. Il riesame ha lasciato nella sostanza immutata la Prescrizione oggetto del presente rapporto di fatto “rinominandola” in Prescrizione 29. Nel dettaglio questo il nuovo testo:
“Si prescrive l’implementazione di campagne annuali di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche, da realizzarsi in collaborazione con ARPAL e con le Amministrazioni Comunali (Comuni di La Spezia e di Arcola), per il dosaggio di metalli (As, Pb, Cd, Ni, V, Cu, Cr, Mn, Hg e Tl), IPA cancerogeni, diossine e furani e PCB, con particolare riferimento a dioxin like. Anche garantendo la piena collaborazione con Enti Locali ed ARPAL per l’attualizzazione dell’esistente PRQA”.
Nel dettaglio la prescrizione 18 del parere della Commissione Istruttoria IPPC prevede:
“Considerata l’importanza delle attività di scarico, movimentazione, stoccaggio e manipolazione del carbone quale sorgente di inquinamento è auspicabile una verifica dell’efficacia delle iniziative adottate che consenta alle Autorità locali competenti una corretta gestione dei rischi per la salute. Si prescrive pertanto al Gestore, d’intesa con ARPAL e Amministrazione comunale, l’attivazione di periodiche campagne di monitoraggio che, anche adottando tecniche di source apportionment, analizzino le deposizioni atmosferiche nelle aree prospicienti gli impianti in relazione alle potenziali sorgenti”.
Successivamente, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con decreto del 06/12/2019 (prot. 0000351) ha provveduto al riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con il decreto sopracitato. Il riesame ha lasciato nella sostanza immutata la Prescrizione oggetto del presente rapporto di fatto “rinominandola” in Prescrizione 34. Nel dettaglio questo il nuovo testo:
“Considerata l’importanza delle attività di scarico, movimentazione, stoccaggio e manipolazione del carbone quale sorgente di inquinamento il Gestore, d’intesa con ARPAL e Amministrazione comunali (comuni di La Spezia e di Arcola), dovrà continuare ad implementare e migliorare il programma di campagne periodiche di monitoraggio che, anche adottando tecniche di source apportionment, analizzino le deposizioni atmosferiche nelle aree prospicienti gli impianti in relazione alle potenziali sorgenti, al fine della verifica dell’efficacia delle iniziative adottate consenta alle Autorità locali competenti una corretta gestione dei rischi per la salute”.
Al fine di definire le modalità operative da mettere in atto per ottemperare a quanto prescritto si sono tenuti una serie di incontri che hanno portato alla definizione da parte degli Enti coinvolti (ARPAL, Comune di Arcola, Comune della Spezia, Provincia della Spezia) di un Protocollo di Attuazione della prescrizione condiviso con il Gestore (verbale del 16/04/2014 - protocollo del Comune della Spezia nr. 8982 del 27/05/2014). L’applicazione di tale Protocollo è proseguita fino ad oggi con una serie di modifiche condivise con gli Enti Locali coinvolti e dettagliate nei vari report
Questo il video con alcune immagini dei tecnici Arpal in azione presso le centraline
In questa sezione del sito verranno pubblicati, appena disponibili, i report relativi alle prescrizioni.
ANNO 2023
- Report monitoraggio prescrizione 29 (ex 14)
ANNO 2022
ANNO 2021
ANNO 2020
ANNO 2019
ANNO 2018
ANNO 2017
ANNO 2016
ANNO 2015
ANNO 2014
Nella tabella seguente sono riportati i link alle Tabelle Medie Giornaliere di concentrazione dei macroinquinanti per i quali è previsto il limite di legge.
Tali dati, relativi al Gruppo 3 della Centrale Termoelettrica della Spezia, sono elaborati da ENEL Produzione per gli Enti Esterni, secondo quanto definito nel corso della riunione del 14/04/2016 tenutasi presso il Comune della Spezia e sono resi disponibili ad ogni inzio mese, relativamente al mese precedente.
ANNO 2016
Ottobre (*) |
Novembre(*) |
Dicembre(*) |
ANNO 2017
Gennaio(*) |
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ANNO 2018
Marzo (**) |
Aprile (**) |
Maggio (**) |
Giugno (**) |
||
Luglio (**) |
Agosto (**) |
Settembre (**) (***) |
Ottobre (***) |
Novembre (***) |
Dicembre (***) |
(*) ‘Tabella Medie Giornaliere per Enti esterni Dati Ricalcolati NAS’ relative ai mesi di Ottobre-Novembre-Dicembre 2016 e Gennaio 2017 sono in sostituzione di quelle precedentemente trasmesse dal Gestore e qui pubblicate, a seguito dei ricalcoli delle medie orarie di NOx e di SO2 richiesti da ISPRA (nota Prot. N. 60989 del 18/10/2016) come conseguenza dell’impiego a partire da ottobre 2016 di altri analizzatori per la misura di NOx e di SO2.
(**) ‘Tabella Medie Giornaliere per Enti esterni Dati Ricalcolati NAS’ relative ai mesi di Marzo-Aprile-Maggio-Giugno-Luglio-Agosto-Settembre 2018 sono in sostituzione di quelle precedentemente trasmesse dal Gestore e qui pubblicate, a seguito dei ricalcoli delle medie orarie di CO richiesti da ARPAL (nota Prot. N. 9604 del 28/03/2018) come conseguenza dell’impiego a partire da marzo 2018 di altro nalizzatore per la misura di CO.
(***) ‘Tabella Medie Giornaliere per Enti esterni Dati Ricalcolati NAS’ relative ai mesi di Settembre-Ottobre-Novembre-Dicembre 2018 sono in sostituzione di quelle precedentemente trasmesse dal Gestore e qui pubblicate, a seguito dei ricalcoli delle medie orarie di NOx come conseguenza dell’impiego a partire da settembre 2018 di altro analizzatore per la misura di NOx (si veda nota Enel-PRO-11/09/2018-0017140).
Il controllo delle emissioni in atmosfera
Questa attività Arpal costituisce uno dei momenti conoscitivi fondamentali per l'individuazione delle cause che portano al deterioramento della composizione naturale della bassa atmosfera in quanto consente di valutare l'efficacia delle azioni adottate sui processi produttivi, sulle tecnologie di produzione e/o di abbattimento degli effluenti gassosi, miranti alla riduzione delle pressioni sulla matrice "aria".
I controlli sono finalizzati a:
- verifica del rispetto delle autorizzazioni
- conoscenza in termini quali-quantitativi delle pressioni in atmosfera, in un determinato territorio;
- acquisizione di informazioni sulla correlazione tra i processi produttivi e gli "output "nella matrice aria;
- acquisizione di dati sperimentali per la costruzione di fattori di emissione per determinati settori produttivi;
- valutazione della qualità dell'aria attraverso l'utilizzo di modellistica diffusionale;
- verifica dell'efficacia dei provvedimenti adottati per la riduzione delle emissioni, a seguito di modifiche apportate sui processi produttivi, alle materie prime, ai sistemi di abbattimento degli effluenti, ecc;
- risposta a specifiche richieste di accertamenti da parte dell'Autorità Giudiziaria.
Questa attività può consistere in:
- elaborazione di pareri o di istruttorie tecniche per il rilascio dell'autorizzazione ai sensi del D. Lgs. 152/06
- controlli, sia ispettivi che analitici, sul rispetto delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione
Per quel che riguarda le competenze di autorizzazione e di controllo, la L.R. n.18/ 1999 stabilisce che le attività produttive per le quali sono stati fissati i criteri che ne consentono l'autorizzazione tramite autocertificazione sono di competenza dei comuni, mentre le altre competono alle province. La Regione definisce le attività, i relativi requisiti tecnico-costruttivi e gestionali nonché la modulistica per l'accesso all'autorizzazione a mezzo di autocertificazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili nella sezione Ambiente del sito di Regione Liguria.
Gli insediamenti produttivi sottoposti a controllo da parte dell'Agenzia vengono individuati, nell'ambito della pianificazione annuale delle attività ed in accordo con gli enti competenti, principalmente sulla base della rilevanza sia qualitativa che quantitativa delle loro emissioni in atmosfera; una quota parte degli interventi avviene a seguito di segnalazioni ed esposti da parte della cittadinanza o in caso di eventi accidentali.
Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (SMCE)
I sistemi SMCE consentono il monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera; tali sistemi devono essere previsti sempre nelle seguenti categorie di impianti:
- Grandi impianti di combustione (Allegato II parte V D. Lgs. n. 152/2006)
- Impianti di incenerimento e coincenerimento (D. Lgs. n. 133/2005)
- Raffinerie (Parte IV All. I alla parte V del D. Lgs. n. 152/2006) (limitatamente ai forni)
- Impianti che hanno emissioni con flusso di massa di COV, espressi come carbonio organico totale, in uscita superiore a 10 Kg/h (D.Lgs. n. 152/2006 allegato III parte V)
- Impianti per il recupero, anche energetico, dei rifiuti (D.M. 5/2/98, DM 20/09/02 (Caratteristiche e norme tecniche degli impianti che effettuano il recupero delle sostanze lesive della fascia di ozono dalle apparecchiature fuori uso) )
- Impianti che trattano rifiuti e combustibili derivati da rifiuti ammessi a beneficiare del regime previsto per le fonti rinnovabili (DM 5/6/2006)
Inoltre possono essere previsti per altre emissioni, nei casi in cui l’Autorità Competente lo ritenga necessario.
I requisiti dei sistemi SME sono prescritti dall’Allegato VI parte V del D. Lgs. 152/2006 e sul DM 31/1/2005.
Il Sistema Agenziale ha predisposto la Guida tecnica ISPRA per i gestori dei sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera (SME)