Città in transizione - Genova
C'è anche Genova fra le città prese in considerazione dal rapporto SNPA “Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale” che, per la prima volta, presenta una lettura dei trend ambientali nell’arco temporale di 5 anni, attraverso tre chiavi di lettura: vivibilità, circolarità e resilienza ai cambiamenti climatici.
Il rapporto, realizzato anche in collaborazione con Arpal e presentato ieri a Roma - in un evento recuperabile qui dove, a 3h09'06" inizia l'intervento di Stefania Manca, Responsabile ufficio Strategie di Resilienza Urbana del Comune di Genova - dedica al nostro capoluogo una trentina di pagine (qui l'estratto): partendo da questi dati
Popolazione residente 2020 (n) 565.752
Popolazione residente 2015 (n) 584.649
Densità demografica (ab/km2) 2.354
Reddito medio pro capite (€) 19.223
Superficie territoriale (km2) 240,3
Zona altimetrica Montagna litoranea
ripercorre l'andamento di aria, acqua, rumore, campi elettromagnetici, mobilità e trasporti, infrastrutture verdi, suolo e territorio, attività industriali.
"L’analisi degli indicatori, osservati al fine di poter comprendere quali siano stati i principali cambiamenti avvenuti negli ultimi anni in termini di vivibilità della città, restituisce un quadro eterogeneo caratterizzato da molti miglioramenti in alcuni ambiti e alcune situazioni di sostanziale stabilità o criticità in altri.
Tra i dati positivi per la vivibilità di Genova si segnalano quelli riferiti alla qualità dell’aria in quanto per il PM10 nel 2020 non si sono verificati superamenti del valore limite annuale (40 µg/m³), né del valore limite giornaliero (50 µg/m³) e per l’NO2 nel 2020 non è stato superato il valore limite annuale (40 µg/m³) né il valore limite orario (200 µg/m³). Inoltre, per l’NO2 nel periodo 2013-2020 si è riscontrata una tendenza statisticamente significativa alla riduzione delle concentrazioni.
Gli indicatori di mobilità e trasporti restituiscono un quadro in cui si osserva un aumento dell’offerta di forme di mobilità dolce (con +45,2% di disponibilità di aree pedonali che raggiungono i 7,6 m2 /100 abitanti (2019) e decuplicazione della densità di piste ciclabili che si attestano sui 5,5 km/100 m2 (2019) anche se su livelli contenuti rispetto agli altri comuni osservati, anche se su livelli contenuti rispetto agli altri comuni osservati, a cui si accompagna una graduale diminuzione dal 2015 al 2020 della quota di auto con classe Euro 0-3.
Nella stagione balneare 2020 sono state monitorate 43 acque di balneazione marine, il numero maggiore tra i 10 comuni costieri considerati, di cui ben 34 ricadono in classe eccellente, solo 5 ricadono in classi inferiori e 4 risultano non classificate. Anche nei quattro anni precedenti le acque sono state classificate in preponderanza in classe eccellente. La percentuale di acque reflue depurate è risultata sempre superiore al 99% dal 2009 al 2018, così come anche la conformità alle norme di emissione, ad eccezione del 2009 anno in cui, comunque, il valore è risultato superiore al 90%.
Sul fronte dell’inquinamento acustico, va segnalata una progressiva diminuzione dell’incidenza media delle sorgenti con superamenti dei limiti normativi ogni 100.000 abitanti all’interno del territorio comunale che nel periodo 2015-2019 si attesta a 0,8. Si rileva, invece, una certa stazionarietà per alcuni ambiti per i quali sarebbe auspicabile un miglioramento. In particolare, dal 2015 al 2019 la densità del verde pubblico, per larga parte costituito da aree boschive, non si discosta dal 5%; analogamente l’incidenza delle aree naturali protette si attesta al 26,3% (2019) di territorio comunale tutelato ai fini della conservazione della biodiversità, valori entrambi in linea con quelli rilevati con maggiore frequenza all’interno del campione di comuni considerati.
Anche la disponibilità pro capite di verde pubblico fruibile non rivela variazioni significative, attestandosi nel 2019 su valori di circa 6 m2 /ab, al di sotto rispetto agli altri comuni in esame. Invece il numero degli stabilimenti PRTR all’interno del comune, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019, aumenta da 11 a 14. Si evidenziano, altresì, alcune criticità che richiedono politiche più incisive: la popolazione residente in aree allagabili nello scenario di media pericolosità è di oltre 78.000 abitanti, dato fra i più alti fra i comuni considerati; il numero di sinkholes antropogenici, pari a 25 nell’ultimo decennio, mostra un trend in aumento negli anni 2015-2020, favorito soprattutto dagli eventi pluviometrici eccezionali e dalle disfunzioni della rete idraulica. Per quanto riguarda l’O3 l’obiettivo a lungo termine, pari a 120 μg/m³, calcolato come valore massimo giornaliero della media della concentrazione di ozono su 8 ore consecutive, è stato superato in tutte le stazioni; si è anche verificato un giorno di superamento della soglia di informazione (180 μg/m³) in una stazione, ma nessun superamento della soglia di allarme (240 μg/m).
Nel triennio 2014-2016 la percentuale di corpi idrici fluviali in Stato Chimico Buono corrisponde al 30% di quelli monitorati, ma si riduce a zero nel triennio 2017- 2019; ne consegue che dal 2014 al 2019 i corpi idrici fluviali monitorati hanno avuto un graduale peggioramento".