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Biodiv' Connect, il progetto si chiude a Lione ma già si guarda al futuro

Martedì, 13 Dicembre 2022

Due giornate di lavoro molto importanti, a Lione, per il progetto Biodiv’ Connect, nell’ambito del PITEM BIODIVALP; lunedì 12 si è, infatti, svolto l’incontro finale del progetto mentre martedì 13 dicembre è la giornata dedicata allo “sguardo sul futuro”. Si parla infatti del futuro relativo alla progettazione oggetto dell’intero PITEM: un focus importante, dunque su conoscenza, gestione e promozione della biodiversità.

Biodiv’ Connect mira alla valorizzazione delle reti ecologiche a livello transfrontaliero, elemento essenziale per la tutela della biodiversità, minacciata da dal degrado e dalla frammentazione degli ecosistemi, da varie forme di inquinamento, da specie esotiche e invasive, ma anche dal cambiamento climatico.

Per questo, nel progetto Biodiv’Connect sono state coinvolte cinque regioni di Italia e Francia: Sud Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Liguria, Alvernia-Rhône-Alpes, Piemonte e Valle d'Aosta.  WhatsApp Image 2022 12 12 at 15.22.16 1

A Lione, per Arpal sono presenti Daniela Caracciolo, Dirigente del Settore Biodiversità e Programmazione UE, Filippo Demicheli e del consulente esterno Fabrizio Oneto che si è occupato di una delle attività in carico all’Agenzia, ovvero i monitoraggi dei corridoi fluviali, in particolare nell’area del Torrente Bevera, un affluente del fiume Roia, che bagna i comuni di Olivetta San Michele e Ventimiglia, nell’imperiese. In questo ambito sono state indagate le specie tutelate dalla direttiva Habitat: lontra, gambero di fiume, Martin pescatore, Oxygastra curtisii (una libellula di grande interesse conservazionistico), oltre ad alcuni pesci tutelati dalla normativa Natura 2000 (barbo comune e vairone).

Questo monitoraggio si innesta nell’ampio ventaglio di attività svolte da Arpal che, lavorando in sinergia con Regione Liguria, ha verificato nel suo complesso rete ecologica ligure, creata nel 2009 e che è normata con Delibera Regionale; in questo senso fondamentale si è confermato l'utilizzo dello strumento cartografico “Carta della Natura”. Tutti i dati raccolti sono stati poi acquisiti e inseriti in Li.Bi.Oss, l’Osservatorio Ligure della Biodiversità gestito da Arpal.

Va anche sottolineato come queste attività si inseriscono in un vasto lavoro di collaborazione tra Regione e Parco delle Alpi Liguri per la tutela della biodiversità. Regione Liguria, infatti, tramite il suo soggetto attuatore, ovvero la Provincia di Imperia, ha effettuato il monitoraggio dell’entomofauna e attività di approfondimento sulla metodologia per individuare gli alberi vetusti (detti “alberi habitat” per l'importante ruolo svolto sotto il profilo ecologico. Sempre Regione, con il supporto di Arpal, ha svolto il monitoraggio del DNA ambientale mentre il Parco delle Alpi Liguri (anch’esso soggetto attuatore per conto di Regione Liguria) si è occupato del monitoraggio sui lepidotteri.

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