Si chiudono ufficialmente i nidi di tartaruga di Sarzana e Riva Ligure
Il Gruppo Ligure Tartarughe annuncia ufficialmente la chiusura dei nidi di Caretta caretta a Sarzana e Riva Ligure; mentre nel nido di Imperia Borgo Marina è stato ritrovato un uovo ancora vitale.
Sarzana
A Sarzana l’apertura del nido, situato nei pressi dello stabilimento Odessa, è stata condotta nel pomeriggio di lunedì 15 da Arpal, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, alla presenza dei referenti del parco di Montemarcello-Magra-Vara e della Società Naturalistica Spezzina, dei volontari e dei concessionari dei bagni Odessa.
L’esito dell’ispezione del nido ha portato all’individuazione di 74 uova in totale, di cui 4 piccole tartarughe trovate vive nel nido durante l'ispezione e accompagnate al mare. In totale sono nati 53 individui con un tasso di successo di schiusa del 71,6%. Nelle altre uova si è riscontrata l’interruzione dello sviluppo degli embrioni.
Il Gruppo Ligure Tartarughe ringrazia il Parco Montemarcello-Magra-Vara, la Società Naturalistica Spezzina e i volontari per il monitoraggio del nido, oltre al Comune di Sarzana, alla Guardia Costiera e ai gestori dei bagni Odessa per la collaborazione e il prezioso supporto.
Riva Ligure e Imperia Borgo Marina
A Riva Ligure e Imperia Borgo Marina l’apertura dei nidi è stata condotta da Acquario e Università di Genova, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, nel tardo pomeriggio del 16, alla presenza dei biologi e dei volontari dell’Ass. Delfini del Ponente che ha supportato l’attività tecnico-scientifica del GLIT, sia nel presidiare il nido, sia per le attività di divulgazione e sensibilizzazione.
A Riva Ligure l’ispezione del nido, situato nella spiaggia libera, si è svolta dopo 8 giorni dalla prima emersione. Sono state individuate 88 uova di cui 5 uova non schiuse, 3 uova aperte con gli esemplari morti all’interno e 2 tartarughine vive che sono state accompagnate al mare. In totale sono 80 le tartarughe nate con un tasso di successo di schiusa pari al 91%.
Nel nido di Imperia Borgo Marina, situato nei pressi dello stabilimento Conca d’Oro, la schiusa del nido era iniziata il 6 settembre. Al momento dell’ispezione le uova ritrovate nel nido sono state 65, di cui 8 uova non schiuse, 1 uovo aperto con l’esemplare morto al suo interno e 1 un uovo ancora vitale che, seguendo le linee guida del Ministero, è stato ricollocato nel nido e sarà monitorato da remoto per le prossime 72 ore. In totale sono nate al momento 55 tartarughe.
Uno speciale ringraziamento va ai biologi e ai volontari dell’Ass. Delfini del Ponente, alla Guardia Costiera, ai Comuni di Riva Ligure e Imperia, a gestori e lavoratori dei bagni Conca d’Oro di Imperia Borgo Marina, per il supporto e la collaborazione.
Prosegue il monitoraggio sugli ultimi tre nidi a Laigueglia e Alassio, condotto dal GLIT in collaborazione con l’associazione Delfini del Ponente. Nel nido di Laigueglia presso i Bagni Aurora, in cui è ancora in corso la schiusa, sono emerse 2 tartarughe ieri sera e altre 2 la sera precedente.
La gestione dei nidi è affidata al Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.