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acque sotterranee

Secondo quanto previsto dalla “Convenzione"*, Arpal ha proceduto ad effettuare una prima serie di prelievi ed analisi di controllo su alcune delle sorgenti individuate dai progettisti Cociv per il monitoraggio delle acque sotterranee.

*all’Art. 3, comma c, attuativa del Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Piemonte, Regione Liguria, Rfi S.p.A. e Cociv per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, approvata con D.D.G. n. 115 del 31.07.14”

  • ACQUE SOTTERRANEE: COSA SONO

 

Al fine di verificare il PMA sia dal punto di vista esecutivo, sia nell’accuratezza dei campionamenti e coerenza dei risultati, oltre ad analizzare i report di monitoraggio caricati sul sistema informativo SIGMAP, ARPAL effettua prelievi ed analisi di controllo su alcune delle sorgenti individuate dai progettisti COCIV.

Per verificare eventuali impatti sugli aspetti qualitativi e quantitativi delle acque sotterranee i monitoraggi prevedono osservazioni in situ, anche con sonda parametrica, per la verifica dei parametri ambientali, e analisi di laboratorio per la valutazione delle concentrazioni delle sostanze previste dal PMA in coerenza con la normativa di settore (D.Lgs. 152/06 e D.Lgs. 30/09).

 

Sopralluoghi

Nel periodo da aprile a giugno 2017 sono stati svolti 8 sopralluoghi ed effettuati 6 campionamenti.

Oltre ai sopralluoghi presso i punti di monitoraggio è stato effettuato in data 16 giugno un sopralluogo presso la Finestra di Cravasco al fine di verificare le modalità di misura delle portate di acqua drenata dallo scavo in galleria. 

ID Stazione

Località

Data

Portata

Verbale di riferimento

Codice Campione

Rapporti di prova

l/s

SCM088

Isoverde - Campomorone

08/06/2017

0,13

VB_14141

14141/17

RDP20170016946

SCM368

Isoverde (“I Buggi”) -  Campomorone

15/06/2017

Non misurabile per lavori in corso

VB_14832

14832/17

RDP20170016949

SCM221

Isoverde - Campomorone

25/05/2017

0,22

VB_12948

12948/17

RDP20170016945

SGE270

Genova - Trasta

15/06/2017

0,1

VB_14831

14831/17

RDP20170016948

SGE281

Genova - Trasta (Rio Trasta)

08/06/2017

Raro stillicidio nel bottino di presa

 

 

 

SCM376

Località Lason - Campomorone

22/06/2017

0,05

VB_15805

15805/17

RDP20170017137

SCM081

Cravasco - Campomorone

29/06/2017

0,02

VB_16612

16612/17

RDP2017001778

COV2

Finestra di accesso di Cravasco

16/06/2017

Accesso all’imbocco della galleria per la misurazione della portata drenata dallo scavo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valutazioni

L’andamento meteoclimatico continua ad essere caratterizzato da una spiccata generalizzata carenza di precipitazioni. La stima dell’infiltrazione efficace analizzata nel rapporto aggiornato a fine giugno 2017, mostra che la ricarica delle falde nel periodo che va dall’autunno alla primavera è stata inferiore di circa la metà rispetto a quella dell’analogo periodo dell’anno 2016. Come già evidenziato nel precedente rapporto, la perdurante scarsità delle precipitazioni che caratterizza la presente congiuntura meteoclimatica rende problematica la valutazione degli effetti delle lavorazioni in corso, da una parte, e dei provvedimenti adottati per limitare il drenaggio delle acque (in primo luogo l’impermeabilizzazione “Full round”) dall’altra, sulla circolazione sotterranea e sulle conseguenti portate delle sorgenti. Sino a quando, infatti, non si realizzerà una significativa ricarica della falda ad opera di piogge di sufficiente intensità e durata, non sarà possibile valutare le effettive conseguenze dell’opera sul regime delle sorgenti, né distinguere quelle di carattere temporaneo da quelle ad eventuale carattere permanente.

Durante il sopralluogo presso la finestra di Cravasco del 16/06/17, è stato visionato il sistema di monitoraggio delle acque drenate dalla galleria. Le misure effettuate durante l’accesso, con lettura dei due contatori a poco più di un’ora circa di distanza, hanno registrato una portata di circa 1,6 l/s. Le misure effettuate il 16 dicembre 2016 avevano fornito una portata al netto dell’acqua immessa pari a circa 2,1 l/s.

All’interno della galleria sul lato nord del rivestimento definitivo alla progressiva di circa 460 m, è stato osservato un drenaggio con portata costante (stima visiva 0,05 l/s) e deposito di sali di colore bianco. Alla progressiva di circa 665/670 m, sono stati riscontrati 2 drenaggi sul lato sinistro (scendendo) con portata d’acqua costante, stima visiva circa 0,25-0,30 l/s e deposito di sali di colore rosso ruggine.  

ARPAL ha inoltre analizzato e verificato i dati di COCIV relativamente alle acque drenate in gallerie. Nel complesso le portate ricavate dal registro degli aggottamenti effettuati in galleria da parte di COCIV indicano flussi modesti. Si dovrà verificare e, se del caso, approfondire e tenere sotto particolare osservazione, se gli ultimi incrementi rilevati a fine luglio nella Galleria di interconnessione Fegino – COL2 siano da riferirsi all’attraversamento di una zona di particolare fratturazione dell’ammasso roccioso. 

Contestualmente ai sopralluoghi ad eccezione di episodi di secca, sono stati eseguiti dei prelievi per le analisi di laboratorio. Sono stati analizzati n. 6 campioni.

Tutti i parametri, sono risultati conformi ai limiti di legge, ad eccezione di un modesto superamento relativo al parametro Triclorometano (Cloroformio), per la sorgente SGE-270 in località Trasta. La concentrazione riscontrata, pari a 0,20 µg/l, in considerazione dell’incertezza legata al metodo, risulta comunque conforme al Limite di legge pari a 0,15 µg/l. La ricorrenza di tali valori, già riscontrati da ARPAL in data 15/12/2016 e 17/03/2016, e l’estraneità di tale sostanza rispetto alle sostanze impiegate nelle lavorazioni in corso confermano che tale criticità è da riferirsi alla probabile presenza di pressioni antropiche diverse nell’area di alimentazione della sorgente.

 Va ricordato che il Triclorometano fa parte di una famiglia di sostanze, gli organoalogenati, estremamente persistenti e che si ritrovano in numerosi composti ad ampia diffusione, la cui presenza si rileva frequentemente negli acquiferi soggetti a pressioni antropiche. Si ritiene che lavorazioni in corso nei cantieri del Terzo Valico, per tipologia, caratteristiche e modalità di esecuzione siano difficilmente correlabili alla situazione riscontrata. In ogni caso, l’andamento delle concentrazioni di Triclorometano continuerà ad essere oggetto dei controlli da parte di ARPAL.

 

 

 
 
 
 
 

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