Incendi: nuovo modello Arpal per stimare fumi e impatti al suolo
In caso di incendio, è essenziale sapere dove si sposterà il fumo e dove si depositeranno le sostanze pericolose emesse. Un nuovo modello consente di stimarne con precisione la dispersione.
Il sistema, già operativo da alcuni mesi, rappresenta un importante passo avanti nella gestione delle emergenze, con ricadute concrete per la tutela dell’ambiente e della salute delle persone.
Uno strumento utile in scenari circoscritti
Il nuovo sistema di modellazione viene utilizzato quando è necessario stimare con precisione la dispersione degli inquinanti rilasciati da incendi in aree circoscritte. È pensato per contesti in cui il materiale emesso è fortemente dannoso per l'ambiente e la salute come impianti industriali, discariche abusive.
Il modello si adatta bene anche a situazioni complesse dal punto di vista meteorologico o orografico, oppure in presenza di sorgenti mobili. Non viene invece impiegato negli incendi boschivi, che rientrano nelle competenze del Corpo Forestale e seguono procedure diverse.
Uno dei principali vantaggi è la rapidità. Le simulazioni richiedono circa 15 minuti e permettono di prevedere con buona accuratezza dove si sposteranno i fumi e dove si depositeranno al suolo le sostanze pericolose. Queste informazioni sono utili sia per le autorità durante la gestione dell’emergenza, sia per Arpal nei controlli successivi.
Come funziona?
La nuova procedura si basa su un modello Lagrangiano SPRAY, un sistema di simulazione in grado di ricostruire in dettaglio la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera, anche in presenza di vento, umidità e temperature variabili. A partire dai dati meteo disponibili, il sistema elabora in pochi minuti una mappa ad alta risoluzione (fino a 100 metri), che mostra dove si sposteranno i fumi e quali aree saranno più esposte. Uno strumento particolarmente adatto a un territorio complesso come quello ligure e che supporta le autorità nelle decisioni operative durante le emergenze.
Il risultato della modellazione WRF-Spray nel caso dell'esercitazione di Panigaglia presso lo stabilimento GNL a Porto Venere.
Una metodologia condivisa a livello nazionale
La catena modellistica basata su SPRAY è utilizzata anche da altre Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente in Italia, come Arpa Friuli Venezia Giulia, Arpa Lombardia e Arpa Puglia, nell’ambito di valutazioni ambientali, simulazioni di scenari emissivi complessi e gestione delle emergenze.
L’uso di una metodologia condivisa su scala nazionale rafforza l’efficacia e l’affidabilità dello strumento, che si conferma centrale per la prevenzione e la gestione degli impatti ambientali da fonti puntuali, diffuse o accidentali.
Testato nel corso dell’esercitazione a Panigaglia
Il modello è stato utilizzato nel corso dell’esercitazione di protezione civile del 9 aprile presso lo stabilimento GNL di Panigaglia, a Porto Venere. Lo scenario simulava l’incendio di una nube di gas: Arpal ha partecipato con dati meteorologici e ha elaborato una simulazione con il sistema WRF-SPRAY per stimare la dispersione degli inquinanti durante l’evento.
Il modello meteorologico WRF, utilizzato per le previsioni, fornisce i dati necessari al modello di dispersione. Viene eseguito operativamente con una risoluzione orizzontale di 1 chilometro, e può essere ulteriormente dettagliato fino a 100 metri tramite un processo di rielaborazione ad alta risoluzione, prima di alimentare il sistema di simulazione atmosferica SPRAY.
Un’applicazione anche per il monitoraggio della qualità dell’aria
Oltre alla gestione degli incendi, il modello potrà essere utilizzato anche per valutare la dispersione di inquinanti da fonti in movimento, come il fumo emesso dalle navi. Un’applicazione particolarmente rilevante nei porti liguri e nelle aree urbane costiere. Questo tema è centrale anche nel progetto europeo Airlabò, dedicato alla qualità dell’aria nelle città portuali del Mediterraneo occidentale. Arpal partecipa come ente tecnico-scientifico, contribuendo alla modellizzazione e al monitoraggio atmosferico e ad alcuni aspetti relativi alla comunicazione ambientale.