Strategia Marina: Arpal all’incontro di Ispra sullo stato di salute dei mari
Lo scorso 20 novembre, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha dedicato una giornata al tema “Il Mare per il benessere comune”, coinvolgendo ricerca, istituzioni, associazioni e giornalisti.
Sonia Albanese, per Arpal, ha partecipato alla prima tavola rotonda “Conoscere lo stato di salute dei mari”, moderata da Erika Magaletti (Ispra). Insieme a lei erano presenti Emanuela Spadoni (Mase), Paola Del Negro (Ogs), Paolo Guidetti (Stazione Zoologica Anton Dohrn), Emilio Cellini (Arpa Calabria) e Nicola Ungaro (Arpa Puglia).
Albanese è intervenuta in qualità di capofila per la Strategia Marina della Sottoregione Mediterraneo Occidentale, che riunisce le ARPA di Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Sardegna.
Monitoraggi, nuovi descrittori e valore dei dati condivisi
Durante l’intervento ha ricordato che, da oltre dieci anni, i programmi della Strategia Marina si sono integrati con i monitoraggi già svolti dalle Agenzie, come:
- controlli sulla balneazione
- monitoraggi di acque per molluschicoltura
- analisi chimiche e biologiche previste dalla Direttiva Quadro Acque.
La Strategia Marina ha ampliato il raggio delle attività verso il largo (fino a 12 miglia) e verso la profondità, attivando nuove analisi lungo la colonna d’acqua e sui fondali. Ha introdotto descrittori mai indagati prima, come il monitoraggio dei rifiuti marini, dai rifiuti flottanti alle microplastiche.
Sonia Albanese ha evidenziato i benefici prodotti da questo lavoro comune:
- dati omogenei e standardizzati, accessibili a cittadini, istituzioni e operatori
- supporto alla pianificazione ambientale, come l’ampliamento proposto da Regione Liguria delle Zone Speciali di Conservazione marine
- utilizzo dei dati da parte di imprese, ad esempio nel settore dell’acquacoltura
- impiego delle informazioni nelle Valutazioni di Impatto Ambientale, sia negli studi ante operam sia nei piani di monitoraggio.
Un sistema nazionale che cresce insieme
La giornata ISPRA ha mostrato il valore della collaborazione tra tutte le Arpa costiere, coordinate da ISPRA e MASE. Il confronto continuo e il mutuo supporto rendono il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente più solido e capace di rispondere alle trasformazioni del mare e del clima.

Nell'immagine un momento del convegno durante la presentazione di Sonia Albanese.

